Una consigliera comunale di Scorrano che ovviamente resterà anonima ha deciso di donare in beneficenza ad un’associazione di volontariato i suoi gettoni di presenza per l’attività svolta a Palazzo di Città. La notizia ci giunge in maniera riservata nel giorno stesso in cui il Comune viene sciolto dal Consiglio dei Ministri per infiltrazione mafiosa e rende meno amara una pagina triste della vita amministrativa salentina.
Non stiamo parlando di grosse fortune, dal momento che, come tutti sanno, i privilegi economici della politica non si nascondono certo nelle periferie dei consigli comunali dove il tempo dedicato alla cosa pubblica e alla comunità viene fatto a discapito delle famiglie e delle attività professionali e non certo in virtù di un tornaconto finanziario. Ma il gesto colpisce ugualmente e servirà a risolvere i piccoli-grandi problemi della quotidianità con cui i volontari dell’associazione si confrontano sempre.
Si potrà pagare qualche bolletta in scadenza o già scaduta, oppure si avrà la possibilità di acquistare generi alimentari, vestiario per grandi e bambini, qualche medicina più costosa, giocattoli o semplicemente materiale di cartoleria per i piccoli studenti che vanno a scuola e non sempre riescono ad avere nello zaino tutto ciò che serve. Un piccolo segnale ma pur sempre un segnale che non volevamo passasse inosservato con il pretesto che la beneficenza deve essere fatta in maniera silenziosa. Ci sono gesti esemplari che, sempre nel doveroso anonimato, devono essere invece raccontati perché possano dare un’idea della nostra società migliore di come viene descritta.
La notizia va raccontata per evitare inutili generalizzazioni sui politici e sulla politica che oltre ad allontanare chi ci crede veramente nell’impegno pubblico disegnano un quadro generale che non corrisponde al vero.
