«Tanti furti e nessuna sorveglianza, vogliamo più sicurezza», i cittadini di Borgo Pace si mobilitano

Sono delusi e arrabbiati i cittadini di Borgo Pace, rione a nord di Lecce, che contattano la nostra redazione per lamentare una situazione di pubblica sicurezza quasi insostenibile

Chiedono un sistema di videosorveglianza più presente ed efficace oltre che un maggiore controllo del territorio alla luce dei ripetuti furti e dei tentati furti che si sono susseguiti in questi settimane. Sono delusi e arrabbiati i cittadini di Borgo Pace, rione a nord di Lecce, che ci contattano per lamentare una situazione di pubblica sicurezza quasi insostenibile.

Un furto di cavi elettrici nei pressi della Manifattura Tabacchi, un tentato furto addirittura della marmitta di una Fiat Punto nei pressi di via Martucci da parte di due ragazzi rumeni sprovvisti di documenti, beccati in flagranza di reato da parte dei Carabinieri chiamati da vicini, il tentato furto di un’altra auto, una Peugeot per la precisione, per circa 5mila euro di danni, il furto di una Hyundai I20 e di una Fiat 500 nella medesima via Martucci…

Insomma non mancano i motivi per essere preoccupati…e un gruppo di cittadini decide di passare dalla rassegnazione alla denuncia e contatta la redazione di Leccenews24.it per raccontare una situazione che non è più sostenibile in un quartiere che non esitano a definire dormitorio. Stiamo parlando del rione di Borgo Pace, come detto, nella zona a nord di Lecce.

«Spett.le Redazione, vorremmo sottoporvi un problema che affligge uno dei quartieri dormitorio tra i più colpiti dalla malavita, in questo periodo, a Lecce: il nostro. Il rione di Borgo Pace. Sembra di vivere in un quartiere ormai allo sbando: furti e tentati furti di auto ogni notte, denunce su denunce di poveri cittadini privati dei loro beni e sembra che non ci sia nessun controllo».

Il problema è legato anche al fatto che il rione sembra particolarmente appetibile ai male intenzionati in quanto situato nei pressi della Tangenziale, strada di fuga privilegiata per chi vuole dileguarsi a nord del capoluogo.

«Non esistono telecamere, sembra che non ci sia presidio di legalità nel quartiere. Abbiamo bisogno di accendere i riflettori su queste situazioni che non vogliamo più sopportare. Questo quartiere dormitorio può rinascere solo se aumenterà il controllo del territorio: solo così le famiglie e le attività commerciali che insistono in quel tessuto urbano potranno riprendere forza e fiducia nella socialità!».



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