“Primi agli scritti, ultimi agli orali”. Scoppia la polemica tra gli aspiranti Oss e l’ente di formazione

A scriverci sono numerosi aspiranti corsisti che non hanno superato le prove di ammissione previste dal bando. Ma per l’ente di formazione è tutto in regola: “Venite in sede e avrete i chiarimenti”.

“Siamo indignati per quanto è successo nelle selezioni al corso per operatore socio-sanitario a cui abbiamo preso parte. Dopo avere sostenuto delle brillanti prove scritte, siamo stati esclusi al colloquio orale, nel quale abbiamo fatto la nostra figura. Chissà come saranno andati quelli che non hanno brillato allo scritto, ma sono stati catapultati nelle posizioni utili che consentiranno loro di frequentare il corso”.

Sono molto arrabbiati gli aspiranti corsisti che hanno partecipato alle selezioni del corso per operatore socio-sanitario indette dall’ente Leader formazione nella sua sede di Lecce in via Enrico Fermi. Sono convinti di aver subito un torto, al punto che si stanno organizzando presso una nota associazione di consumatori salentina per provare a ribaltare il loro destino che è quello di esclusi alla frequentazione di un percorso formativo a cui tenevano tanto.

Si chiamano Oss, ovvero operatori socio-sanitari, e il percorso di formazione è molto ambito, visto che si ritiene essere questo il mestiere del futuro. Stiamo parlando di corsi di formazione finanziati dalla Regione Puglia per l’organizzazione dei quali sono stati prescelti alcuni enti accreditati che hanno messo a bando un considerevole numero di posti. Tante le domande di partecipazione che sono giunte agli enti, tanti gli aspiranti rispetto ai posti a disposizione in aula. Ecco che si sono rese necessarie, pertanto, prove scritte e colloqui orali per stabilire le graduatorie d’accesso.

È sulla compilazione di quelle graduatorie che un gruppo di aspiranti oss leccesi ha tanto da ridire e ce lo raccontano in maniera dettagliata. Non riescono proprio a digerire il fatto di essere stati esclusi a seguito di un colloquio che a loro dire avrebbe confermato gli ottimi risultati certificati dalla graduatoria degli scritti. Ma c’è di più: accusano l’ente di avere effettuato quel colloquio con un numero di esaminatori inferiori a quelli previsti dal bando-regolamento.

“Come si può notare sul bando – scrivono i corsisti – che cita espressamente che la commissione deve essere composta da un minimo di 3 ad un massimo di 9 componenti, ad esaminaci nella prova orale erano solo in 2”. Tanto il rammarico, insomma, degli aspiranti corsisti che dicono di avere già preparato una lettera da inviare alla Regione Puglia affinché espleti le sue verifiche.

La risposta dell’ente

A passare per professionisti poco trasparenti, dall’ente proprio non ci stanno ed anzi rispondono immediatamente alle nostre domande, punto per punto. A prendere la parola è il Dottor Alessandro Carenza, responsabile della sede di Bari di Leader formazione: “Premesso che il nostro lavoro è stato svolto nel rispetto di ogni normativa, ci teniamo a precisare che ci farebbe piacere che i ragazzi che si sono rivolti a Leccenews24 – in gruppo o individualmente – ci contattassero e si rivolgessero anche a noi. Tutte le procedure sono state rispettate con trasparenza e potremo dare loro gli opportuni chiarimenti, anche perché l’accesso agli atti è nel loro diritto. Riguardo, poi, ai numeri dei componenti della commissione d’esame, tengo a precisare che i commissari insediati erano nel numero di quattro (come si può evincere tranquillamente dai verbali), articolati in sottocommissioni di due membri cadauna”.

Per dovere di cronaca ricordiamo che gli scritti si sono svolti il 5 novembre 2019, mentre l’orale in data 25 dello stesso mese. Si fa presente che il corso in questione è stato presentato dall’ente in osservanza dell’Avviso n.1/FSE/2018 della Regione Puglia e della graduatoria di approvazione dei relativi progetti approvati con D.D. n.864 del 03.08.2018 pubblicata sul BURP n. 107/2018 e scorrimento graduatorie D.D. n. 1347 del 26/11/2018 pubblicato sul B.U.R.P. n. 155 del 06/12/2018, finanziati dal FSE, dallo Stato e dalla Regione Puglia, a valere sul Po Puglia Fers-Fse 2014/2020 e Patto Per Il Sud.