Il Tar Lecce rigetta il ricorso promosso dalla società La Fenice contro i provvedimenti con i quali il Comune di Veglie ha revocato la gara ed affidato ad un’altra società il servizio di refezione di mensa scolastica.
I fatti
L’Amministrazione Comunale di Veglie, nel 2025, ha pubblicato una gara per l’affidamento del servizio di refezione scolastica in favore degli alunni che frequentavano la scuola dell’infanzia statale e la scuola primaria a tempo pieno, nonché del personale docente e Ata. Alla gara partecipava solo un concorrente, la società La Fenice s.r.l..
Successivamente all’avvio della gara, la società La Fenice, già affidataria del medesimo servizio, si è resa protagonista di una serie di inadempimenti e violazioni del capitolato speciale d’appalto, che sono stati contestati dall’Amministrazione di Veglie.
Nel mese di agosto 2025, il Giunta Comunale ha deciso di revocare la gara che aveva avviato. E ciò sia per gli inadempimenti in cui era incorsa La Fenice nel servizio, che in ragione della sopravvenuta necessità di modificare i requisiti di gara al fine di ampliare della platea dei concorrenti e consentire la massima partecipazione degli operatori del settore, in ossequio ai principi di partecipazione e concorrenza di matrice europea.
Il Comune, poi, decideva di affidare il servizio in via d’urgenza alla società Ladisa s.r.l.
La società Fenice, ritenendo i provvedimenti comunali illegittimi, li impugnava al TAR Lecce, chiedendone l’annullamento, previa sospensione dell’efficacia.
L’Amministrazione Comunale ha deciso di difendersi in giudizio con l’Avvocato Paolo Gaballo, il quale ha evidenziato l’infondatezza del ricorso, atteso che il provvedimento di revoca spiegava nel dettaglio le sopravvenute ragioni di pubblico interesse che avevano indotto il Comune a revocare la gara ed affidare, d’urgenza, il servizio ad un’altra ditta.
Nel giudizio si è costituita anche la società Ladisa s.r.l., con il patrocinio degli Avvocati Ada Matteo e Saverio Sticchi Damiani, i quali hanno dedotto, anch’essi, l’infondatezza del ricorso.
Questa mattina la II Sezione del Tribunale Amministrativo Regionale di Lecce – Presidente Ettore Manca, relatore Tommaso Sbolgi – accogliendo le tesi difensive dell’Avv. Gaballo, ha rigettato il ricorso della società La Fenice, ritenendolo infondato. Nella sentenza, particolarmente significativa per il clamore mediatico suscitato dalla vicenda, il TAR stabilisce che: “è evidente come il provvedimento di revoca impugnato sia congruamente e ampiamente motivato. In particolare, in tale provvedimento amministrativo viene evidenziato che, nella gara in questione, è stata presentata un’unica domanda di partecipazione da un operatore in relazione al quale è mutata la situazione fattuale di riferimento, posto che sono sopravvenuti provvedimenti sanzionatori (applicazione di penali) con riguardo alla gestione del medesimo servizio, “i cui effetti potrebbero vanificare del tutto l’esito della procedura di gara stessa mettendo a rischio l’avvio del servizio e, pertanto, la garanzia di effettività del diritto allo studio”. Inoltre, è stato individuato quale interesse pubblico prioritario la necessità di ampliare la partecipazione e quindi di favorire l’accesso al mercato, andando a modificare alcuni requisiti individuati nella lex specialis, sia sotto il profilo soggettivo che tecnico organizzativo del servizio. Il provvedimento di revoca impugnato è dunque plurimotivato”.
E’ stata, pertanto, confermata la correttezza dell’operato del Comune di Veglie.
Soddisfazione per l’esito del giudizio è stata espressa da Gaballo e dal Sindaco di Veglie Mariarosaria De Bartolomeo: “l’Amministrazione Comunale – dichiara il primo cittadino – ha agito sempre con l’obiettivo di garantire il miglior servizio di refezione scolastica in favore degli alunni della nostro paese. Siamo estremamente soddisfatti della pronuncia del TAR che rende giustizia all’operato degli uffici comunali ed alle decisioni assunte dalla Giunta”.
