Società in house Aro7, Piconese: “è stato fatto fare ai comuni un salto nel vuoto, ora fermiamo tutto”

La nuova società in house costituita per la gestione dei rifiuti è tornata al centro del dibattito politico dopo l’intervento di Salvatore Piconese

Si scaldano gli animi nei comuni dell’Aro 7 e il motivo riguarda la nuova società in house costituita per la gestione dei rifiuti. E tra coloro che alzano la voce contro la società “Terra d’Otranto” c’è Salvatore Piconese, ex Sindaco di Uggiano La Chiesa e attualmente Consigliere comunale, che nell’ultimo Consiglio Comunale, svoltosi il 29 novembre scorso, è intervenuto sul punto all’ordine del giorno riguardante la “Variazione di bilancio”, fatta dall’Amministrazione di Andrea De Paola, sollevando la questione inerente la capitalizzazione di 300 mila euro prevista per la società in house.

«Dopo tre anni di silenzio e di misteriosi e ripetuti rimandi, la vicenda della società in house “Terra d’Otranto” è tornata al centro della discussione politica poiché, in questi ultimi giorni, i comuni dell’Aro 7 – rimarca Salvatore Piconese – sono chiamati a dare seguito alle decisioni assunte durante l’assemblea dell’Aro tenutasi il 6 agosto scorso, ovvero dare il via libera alla una nuova capitalizzazione di 300 mila euro della società».

È proprio questa scelta che l’ex Sindaco non condivide e sulla quale affonda la sua critica politica: «I comuni dovranno mettere nuovamente le mani sui bilanci comunali per trovare le risorse finanziare per fare un’operazione economica che ha come obiettivo una nuova capitalizzazione della società, dopo quella fatta nel 2021 per un ammontare simile di 300 mila euro, senza aver avuto in tre anni nessun beneficio, in quanto la società in house non è mai partita e non ha mai funzionato!».

Ma Salvatore Piconese alza il tiro su una vicenda che, a suo parere, pone delle domande sul piano politico-amministrativo e che in questi mesi ha generato tra alcuni amministratori comunali, che all’inizio erano favorevoli alla costituzione della società in house, forti dubbi sulla effettiva utilità della nuova società per la gestione dei rifiuti: «Ci chiediamo perché nel giro di tre anni si proceda ad una nuova capitalizzazione che, sommata a quella fatta prima nel 2021, porta a 600 mila euro i costi complessivi a carico dei comuni, i quali, però, non ancora usufruito di nessun servizio da parte della società. In poche parole, la società in house non ha mai funzionato e non è mai partita. Credo che, così come ho detto nel 2022 in una seduta consigliare alla presenza del Presidente dell’Aro 7 Silvano Macculi, anche per molte altre ragioni di ordine politico e amministrativo, la società in house rappresenti un salto nel buio per i comuni».

E su che cosa è meglio fare, Piconese non ha dubbi: «Fermiamo tutto, siamo ancora in tempo!».