Si chiama «soffio verde», un “refolo” fresco di novità che il progetto intende portare a Lecce, dopo i buoni risultati raccolti in altri comuni come Tricase, Sogliano Cavour e Trepuzzi. L’obiettivo dell’iniziativa è nobile: affidare agli “stranieri” (soprattutto ai richiedenti asilo) la cura delle aiuole della città che li ospita. Riqualificazione degli spazi abbandonati all’incuria e integrazione sociale: questa la missione.
E non poteva che iniziare da Parco Tafuro l’esperienza leccese che ha preso ufficialmente il via, questa mattina, con il protocollo di intesa sottoscritto tra Comune e Arci Comitato Territoriale Lecce. Un vero e proprio “patto di cittadinanza” che coinvolgerà per tre anni i cittadini, le associazioni e i giovani richiedenti asilo ospitati nel C.A.S. (Centro di Accoglienza Straordinaria) del capoluogo barocco.
Una volta a settimana i volontari – in sinergia con la “Lupiae servizi” e di un tecnico dell’Ufficio Verde pubblico – si occuperanno di riqualificare le aree a verde, comprese quelle di via Puccini e Rossini. Saranno estirpate le piante infestanti e coltivate piantine ornamentali e arbusti. E ancora: innaffiate periodicamente le aiuole e gli spazi a verde presi in gestione, ma i lavori riguarderanno anche la manutenzione e l’aggiornamento dei pannelli e delle bacheche informativi, contenenti indicazioni botaniche e storiche.
«Assegniamo a questo progetto un valore apripista – ha dichiarato il sindaco, Carlo Salvemini – perché il tema della manutenzione, custodia, presa in carico degli spazi pubblici e delle aree a verde della città è per noi centrale. Lo facciamo dando valore al principio di sussidiarietà che sancisce la collaborazione tra Amministrazione e cittadini, in forma singola e associata, che si mettono a disposizione per un senso di appropriazione dei luoghi che sono di tutti e per rafforzare un sentimento di comunità. Prendersi cura degli spazi pubblici significa riappropriarsi di un sentimento di quartiere che viene spesso disperso, perché i cittadini non riescono a riconoscere in piazze, parchi e altri spazi, luoghi in cui sentirsi a casa. Con questo progetto, che coinvolge cittadini e richiedenti asilo, vogliamo che lo spazio pubblico sia concepito da tutti come casa propria».
«Abbiamo accolto con grande interesse ed entusiasmo la proposta di Arci – ha dichiarato l’assessore all’Urbanistica, Rita Miglietta – di realizzare un’attività di riqualificazione in spazi pubblici troppo spesso martoriati da atti vandalici e abbandono. Questo progetto, oltre a dare centralità all’inclusione sociale e culturale coinvolgendo i richiedenti asilo ospiti nel CAS di Arci, ha l’obiettivo di migliorare il senso di appartenenza dei cittadini di questo quartiere. Sono certa che attraverso questo progetto riusciremo a mettere a valore il desiderio espresso da questi concittadini di condividere spazi pubblici più decorosi. La cittadinanza attiva è una potente forma di inclusione sociale e fa parte del progetto dello spazio pubblico».
«L’idea del progetto “Soffio Verde” – dichiara la presidente di Arci Lecce, Anna Caputo – è nata dalla volontà di far capire alle persone che arrivano nel nostro Paese cosa significa cittadinanza attiva, cura del luogo dove si vive. In maniera lenta e inesorabile siamo riusciti a far comprendere questo sentimento che va al di là della solidarietà di gruppo, ma diventa solidarietà sociale. Proprio per questo siamo riusciti ad avvicinarli alle tematiche ambientali e a farli interagire con il quartiere di riferimento, coinvolgendo sempre gruppi diversi di beneficiari».