L’immediata sospensione dell’indennità malattie infettive e non solo, perché si richiede atresì la restituzione delle somme percepite da ottobre 2020 fino a marzo 2021, che ammontano a circa 500 euro.
È questo il contenuto del nuovo provvedimento della Regione Puglia – Dipartimento Promozione della Salute, destinato al personale operante nel Seus (Servizio Emergenza e Urgenza Sanitaria) del 118 e dei pronto soccorso Covid, una decisione che ha scatenato la reazione degli operatori che da più di un anno combattono contro il coronavirus e che ha fatto sì che l’Ordine delle Professioni Infermieristiche scendesse in campo con una lettera indirizzata al Governatore di Puglia, Michele Emiliano; all’Assessore alla Sanità, Pierluigi Lopalco; al Direttore del Dipartimento Promozione Salute, Vito Montanaro al Presidente e ai componenti della Commissione Regionale Sanità e al Direttore della Asl di Lecce, Rodolfo Rollo.
“Con la presente l’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Lecce, ha appreso con stupore che la Regione Puglia, ha ritenuto di sospendere, per il personale operante nel Seus 118 e PP.SS Covid, con decorrenza immediata, la misera indennità di 5,16 euro per ogni giorno effettivo di servizio, per un totale di 100 euro lordi mensili e con l’aggravante della restituzione delle somme già percepite, dal mese di ottobre 2022 a marzo 2021, che ammontano a circa 500 euro”, scrive nella missiva il Presidente dell’Ordine Michele Antonazzo.
Un atto deplorevole
“Riteniamo che tutto ciò sia veramente deplorevole – prosegue la lettera.
Ricordo che il personale del Seus 118 e dei pronto soccorso, sono da considerarsi alle stregue dei colleghi che lavorano nelle unità operative di malattie infettive, medicina covid, Pneumo covid, sub intensiva covid, rianimazione covid, medicina d’urgenza covid e lungodegenza post acuzie covid”.
Non chiamateci eroi
“Noi infermieri – continua Antonazzo – chiediamo di non essere chiamati eroi. Basta retorica dell’opportunismo, di chi vuole sottolineare i meriti solo con tante belle e giuste parole, ma almeno chiediamo che i tanti infermieri, che professionalmente e strenuamente si impegnano nella lotta contro il coronavirus con sacrificio e alto senso di responsabilità, vengano premiati”.
L’invito a uno sforzo comune
In conclusione della lettera l’Ordine lancia un appello, affinché si possano trovare le risorse per ripristinare l’indennità: “Pertanto invitiamo il Presidente Emiliano, l’Assessore Lopalco e tutti gli organi regionali a fare uno sforzo comune e a trovare un accordo con le organizzazioni sindacali per reperire i fondi necessari a ripristinare l’indennità di malattie infettive.
Infine, sollecitiamo la Regione Puglia affinché possa stornare ulteriori risorse economiche a favore del personale sanitario per evitare che questi abbandonino i servizi e le unità operative covid.
Il rischio è molto alto e questo premio è per tutti i colleghi che hanno lottato e che lottano tutti i giorni per combattere il virus con dedizione e professionalità”.
