Chiusa con grande successo la terza edizione del “Raduno di Auto e Moto d’epoca”

Svolta nel piazzale delle Quattro Colonne di Santa Maria al Bagno dalla Scuderia Alfisti Giallo Verdi di Nardò è stata la più partecipata di sempre

La terza edizione del “Raduno di Auto e Moto d’epoca” organizzata domenica mattina nel piazzale delle Quattro Colonne di Santa Maria al Bagno dalla Scuderia Alfisti Giallo Verdi di Nardò è stata la più partecipata di sempre, sia per il numero di espositori che per la eccezionale partecipazione di pubblico.

Centinaia di proprietari di autovetture e motociclette storiche provenienti da ogni parte d’Italia hanno risposto all’invito rivolto  da Stefano Durante e Soci, i quali confermano la vitalità di un sodalizio che si sta distinguendo per spirito di iniziativa e per la capacità di coniugare l’organizzazione di eventi di qualità alle finalità benefiche ad essi annesse: anche in questa occasione, infatti, gran parte del ricavato della manifestazione, che godeva anche del Patrocinio della Città di Nardò, sarà devoluto negli eventi benefici organizzati dagli attivissimi alfisti neretini. A fare bella mostra di sé, naturalmente, la collezione delle Alfa Romeo d’epoca delle forze dell’ordine, impreziosita quest’anno dall’acquisto di una “nuova” Alfa Romeo 75 allestita nella storica livrea della Guardia di Finanza, seguita dal consueto e coreografico carosello di vetture in dotazione alla Scuderia Alfisti Giallo Verdi. La mattinata, dedicata interamente all’esposizione dei veicoli, alle premiazioni delle associazioni partecipanti ed alla buona musica, grazie all’esibizione del  sassofonista salentino Antonio Frascerra, ha visto la partecipazione dell’Assessore Giulia Puglia, che ha rivolto ai presenti i saluti dell’amministrazione comunale di Nardò.

Particolarmente significativo il rito della “benedizione dei veicoli e dei caschi”, officiato da Don Tommaso Tamborrini, che nel suo discorso ha posto l’accento sull’importanza della Pace come valore da perseguire fattivamente: in un periodo storico caratterizzato da tanti conflitti geopolitici e militari, ha invitato tutti i partecipanti alla manifestazione a inviare un messaggio forte e significativo, da “gridare al mondo” attraverso i clacson delle loro macchine. Subito dopo questo appello del parroco, il conduttore Antonio Settanni, storica voce neretina, ha fatto partire il lungo e partecipatissimo frastuono di auto, che ha veicolato il desiderio di pace di tutti i presenti in questa forma così simbolicamente aderente allo spirito della giornata.

“Siamo giunti al terzo anno di questo raduno” – ha dichiarato Stefano Durante, Presidente della Scuderia Alfisti Giallo Verdi – “Per noi rappresenta un motivo di grande orgoglio: ogni edizione è un momento di festa e di incontro, non solo per gli appassionati di motori, ma per l’intera comunità, che si raccoglie attorno a questi veicoli capaci di raccontare la nostra storia e la nostra cultura”.

Un veicolo che, tra i tanti, i è sembrato particolarmente meritevole di attenzione è stato un Land Rover Defender AR90, del 1995, un ex automezzo impiegato a Nassiriya, in Iraq. Un veicolo totalmente originale, appartenente ad una collezione privata, già in uso all’Arma dei Carabinieri, 7° Reggimento T.A.A. Battaglione Laives, utilizzato nella missione di Pacekeeping Internazionale in Iraq denominata “Antica Babilonia”, di stanza alla Base “Maestrale” a Nassiriya.

La seconda “storia” che ci fa piacere mettere in evidenza è quella legata alla partecipazione alla manifestazione di un giovane avvocato di origini ostunesi, trapiantato ormai stabilmente a Copertino da dieci anni: Daniele Lutrino, appassionato di storia e geopolitica, ma soprattutto “appassionato di confini”. Ha presentato al raduno la sua “Trabant 601”, un’auto che racconta un mondo molto particolare e per certi versi ancora tutto da (ri)scoprire, quello legato alla Germania dell’Est.

La Trabant monta un motore cilindrata 600, raffreddato ad aria, 2 tempi, con alimentazione miscela manuale: un po’ come le nostre Vespe, o, più curiosamente, come i nostri decespugliatori. La carrozzeria è economica, poiché gli strati interni sono di compensato, mentre quelli esterni di resina, particolarmente resistente alle basse temperature.

L’acquisto delle Trabant (nuove) nel mercato tedesco orientale era possibile solo presso le concessionarie (di Stato), mentre era necessario prenotarsi ed attendere, anche per un po’ di tempo. Le Trabant furono poi esportate in tutti i paesi del blocco sovietico, così che, oggi, è frequente trovare esemplari ben conservati e funzionanti in Ungheria, Romania e Bulgaria. Racconti dell’epoca riferiscono di tentativi di espatrio, dall’est all’ovest, di persone nascoste nel bagagliaio, particolarmente ampio. Ovviamente, quando la polizia tedesca orientale capì il gioco, i trasferimenti clandestini non furono più possibili..