
Torna la tanto attesa ora legale. Questa notte, Notte Santa di Pasqua, dovremmo tutti spostare le lancette dell’orologio di un’ora in avanti. Certo, perderemo 60 minuti di prezioso sonno e riposo, ma finalmente il sole andrà a dormire più tardi, regalandoci un’ora in più di luce con tramonti che, nei mesi estivi, arriveranno anche in prima serata. Questo aspetto renderà tutti più sereni, come numerosi studi scientifici dimostrano, ma il ‘trauma’ si registrerà proprio nelle prossime ore, quando ci sveglieremo e ‘sarà già tardi’.
Per il 2016, ad ogni modo, la transizione sarà più tenue, considerata la concomitanza con le festività pasquali: ciò significa che per adattarci al nuovo orario disporremo di un giorno in più. Gli effetti comunque benefici sono tanti. A rilevarli è lo ‘Sportello dei Diritti’ presieduto da Giovanni D’Agata, che scrive: ‘non si tratta solo di un’ora di sonno in meno e la necessità di risparmiare globalmente energia ma, il cambio d’orario provoca una serie di conseguenze sui normali bioritmi che sono stati anche oggetto di studio per alcune conseguenze negative non difficilmente percepibili: tra tutte, un aumento degli attacchi cardiaci’.
L'inizio dell'ora legale, scrivono ad esempio i ricercatori del Karolinska Institut di Stoccolma, sono come un enorme esperimento naturale. ‘In particolare noi abbiamo notato un aumento del 4% degli attacchi cardiaci nella settimana successiva all'introduzione’.
C’è poi una ricerca su 14 studenti coordinata da Antonio Tonetti dell'Università di Bologna e pubblicata su Chronobiology International che ha trovato un maggior numero di risvegli notturni e una maggiore difficoltà ad alzarsi dal letto nei giorni successivi all'arrivo dell'ora legale. Altri effetti negativi, che per una ricerca sugli Annals of Human Biology non sono contrastati neanche da una particolare combinazione di geni che facilita il sonno, sono stati trovati sugli ormoni dello stress, che aumentano del 5%, e persino sulla propensione a distrarsi sul web mentre si è al lavoro. Per uno studio sul Journal of Applied Psychology questa 'sale drammaticamente' per effetto del sonno peggiore.
Ci sono però ovviamente anche dei lati positivi derivanti dal cambio. ‘Il primo – prosegue lo Sportello dei Diritti – quello per cui è nata la pratica, è il risparmio energetico. Gli esperimenti condotti sul 'laboratorio' costituito dall'ora legale hanno svelato anche effetti positivi sulla salute. La possibilità di avere più ore di luce nel pomeriggio, ad esempio, aiuta a combattere l'obesità infantile, mentre una ricerca pubblicata sul Journal of Safety Research ha trovato che la luce naturale serale diminuisce il rischio di incidenti stradali’.