Ufo alla periferia di Minervino. Prima il bagliore, poi il fuoco tra gli ulivi. Paura nella notte per due giovani

L’episodio avvenuto intorno alle mezzanotte. Protagonisti dell’insolito avvistamento due giovani residenti in un paesino della zona dove è avvenuto il fatto. Abbiamo raccolto l’opinione dell’astronomo Luigi Carluccio.

Erano appartati in auto in una piazzola sterrata lungo la provinciale Palmariggi Minervino , quando intorno alla mezzanotte sono rimasti accecati da un fortissimo bagliore, prima che un forte rumore scuotesse l’aria intorno a loro.
Momenti di puro terrore per due giovani salentini, residenti in un paesino della zona. Prima di lanciare l’allarme i due sono rimasti a lungo in silenzio ed immobili convinti di essere stati, loro malgrado, vittime di un incontro ravvicinato del terzo tipo.

In realtà non è chiaro cosa sia accaduto, di certo questa mattina sono visibili sul terreno strani segni, come dei solchi tracciati da qualcosa che non sono riusciti a vedere bene ma che dicono di aver sentito perfettamente. Un crepitio mai udito prima, poi un boato e infine il fuoco a non più di venti metri dalla loro autovettura.

Il ragazzo, poco più che ventenne, rimasto sorpreso e probabilmente spaventato dall’improvviso bagliore, ha pensato bene di rimanere fermo sul posto e scattare qualche foto prima di trovare il coraggio di ripartire e allontanarsi. Una fermezza che gli ha consentito di verificare lo strano fenomeno del fuoco che si è sprigionato come un fulmine che si abbatte sul terreno e che si sposta verticalmente rispetto al piano di calpestio.Inoltre si sarebbe trattato di fiamme color bluastro tendenti al viola.

Le ipotesi sono tante. Nelle prossime ore è probabile che la testimonianza possa essere trasferita ad esperti di ufologia, mentre noi abbiamo scomodato di buon ora l’astronomo Luigi Carluccio che suggerisce un ipotesi alternativa a quella di un avvistamento ufologico. “E’ raro ma può accadere – dice Carluccio – che frammenti di meteoriti possano raggiungere la crosta terrestre, l’impatto con l’atmosfera tende a sbriciolare il componente celeste, tuttavia, sottoforma di piccole schegge come lapilli fuoriusciti da un’eruzione vulcanica, abbattendosi con violenza, possono provocare piccoli roghi”.

Il problema è che si sarebbe dovuto trovare qualche traccia del corpo celeste che in questo caso, invece, ad un primo sopralluogo, non è stata rinvenuta.

Dal racconto dei ragazzi emerge un altro particolare inquietante, il fuoco che hanno visto infatti, secondo la loro testimonianza, aveva sembianze antropomorfe, come se fossero persone avvolte dalle fiamme.

Resta però da chiarire il perché dei solchi per terra, il fuoco consuma la vegetazione ma di certo non scava il terreno.

Tutto quello che avete letto è rigorosamente non veritiero: si tratta, naturalmente, di un semplice Pesce d'Aprile confezionato dalla redazione di leccenews24.it!



In questo articolo: