
Le prime avvisaglie si erano manifestate a inizio ottobre quando, nel solco delle iniziative promosse dai movimenti ambientalisti, aleggiava l’idea di inserirsi in un progetto finalizzato alla graduale eliminazione della plastica monouso dalle aule universitarie.
Poi uno stop temporaneo e l’improvvisa esplosione delle proteste studentesche negli scioperi globali, con le piazze d’Europa gremite di ragazzi uniti nella lotta al cambiamento climatico accanto alla leader svedese Greta Thunberg. Quindi, l’approvazione unanime della proposta avanzata dall’associazione universitaria Link, con la quale la commissione fondi centralizzati ha dato il via libera alla distribuzione di 6 mila borracce in alluminio di 500 ml agli studenti Unisalento.
Un provvedimento che cavalca l’onda degli accordi contenuti nel protocollo d’intesa siglato lo scorso gennaio dalla Conferenza dei rettori delle università italiane, l’associazione Marevivo e CoNISMa, nell’ambito della campagna #StopSingleUsePlastic, con la quale gli atenei si sono impegnati a un reciproco rapporto di collaborazione in materia di sensibilizzazione alla tutela dell’ambiente.
“Ben venga il protocollo e ben vengano le iniziative dell’università, la cui missione – afferma il promotore dell’iniziativa Francesco Liaci, membro del Cda e studente di economia – è di forgiare la consapevolezza degli studenti su problematiche centrali come la questione ambientale, della quale l’ateneo deve essere il cuore pulsante”.
Dopo il progetto Plastop lanciato dall’università di Bologna e l’iniziativa The message is the bottle condotta dall’Università di Roma Tre con la distribuzione di 30 mila borracce agli studenti, anche Unisalento ha mosso i primi passi in ottica plastic free, a testimonianza dell’audacia di un movimento globale che dilata progressivamente il suo raggio di applicazione costringendo a un ripensamento delle abitudini cristallizzate ad ogni latitudine.
Dalle borracce ai provvedimenti futuri
La distribuzione delle 6 mila borracce, per le quali è stato stanziato un finanziamento di circa 8 mila euro, avverrà entro maggio assieme all’ingresso del badge sostitutivo del libretto universitario cartaceo, assente già da un paio d’anni. I provvedimenti sono inseriti all’interno di un vasto programma che vede attualmente al vaglio l’opzione di istallare un dispenser d’acqua potabile all’interno di Studium 2000, oltre a un probabile rifinanziamento volto all’acquisto di ulteriori 10 mila borracce per coprire l’intera comunità accademica.