Unisalento, parlano i dati di Almalaurea: occupazione e retribuzione sotto la media nazionale per i giovani laureati salentini

I risultati delle indagini condotte a livello nazionale da AlmaLaurea sono stati presentati questa mattina presso l’Università La Sapienza di Roma.

È stato presentato questa mattina il “XXI Rapporto sul Profilo e sulla Condizione occupazionale dei laureati”, che fa luce sulla situazione dell’Università a livello nazionale. Ad ospitare il convegno “Università e mercato del lavoro” del Consorzio Interuniversitario AlmaLaurea a Roma è stata l’Università La Sapienza.

Un’indagine che ha coinvolto 75 atenei nazionali per dare un quadro concreto sul mondo dell’università e sulle prospettive che i giovani hanno per il futuro. E a commentare i dati sull’Ateneo salentino è il Rettore Vincenzo Zara, ormai prossimo alla fine del suo mandato.

I dati sull’Università del Salento

“Le indagini condotte nel 2018 da Almalaurea sul profilo e la condizione occupazionale dei laureati – commenta Zara – rivelano che i laureati dell’Università del Salento si dichiarano in massima parte soddisfatti dall’esperienza complessiva nella propria Università (91,2%) e, in percentuale analoga, dal rapporto con i docenti (89,8%). In entrambi i casi, i dati sono superiori rispetto alla media nazionale.”

La crescita del polo salentino

“Leggermente superiore alla media nazionale la percentuale dei laureati in corso (53,8%), mentre sono in linea con le medie nazionali l’età media alla laurea, il voto medio di laurea, la percentuale di laureati che hanno svolto un’esperienza di studio all’estero (11%) e di quelli che hanno svolto tirocini riconosciuti (63,1%). Questi risultati confermano la crescita qualitativa del nostro Ateneo, in linea con le politiche strategiche adottate per il miglioramento della didattica (e quindi anche della ricerca), dei servizi e per l’internazionalizzazione dei percorsi”.

L’occupazione, lontani dalla media nazionale

“Sul fronte occupazionale, i laureati salentini risentono delle difficoltà legate alla fragilità del mercato del lavoro locale. In particolare, i laureati di secondo livello a un anno dalla laurea risultano occupati nel 55,8% dei casi (a fronte del 69,4% nazionale). A cinque anni dalla laurea, il tasso di occupazione cresce, ma resta il divario: risultano occupati il 76,2% dei laureati dell’Ateneo salentino, a fronte di una media nazionale dell’85,5%”.

“Resta anche un divario retributivo: a 5 anni dalla laurea, la retribuzione mensile netta media dei laureati salentini è di 1.251 euro, a fronte di una media nazionale di 1.459 euro. La performance occupazionale dei laureati magistrali salentini a cinque anni dalla laurea appare, comunque, nel 2018, migliore rispetto a quella registrata nell’anno precedente, con un lieve miglioramento negli indicatori di occupazione (+0,8%) e di disoccupazione (-0,4%), un aumento del lavoro stabile (+2,8%) e della retribuzione media (+57€) e una migliore percezione dell’efficacia della propria laurea”.



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