Professionalità e sviluppo rappresentano un binomio inscindibile. Su questi algoritmi si articola l’impegno di Unisalento sempre vicina al territorio con le risposte formative migliori.
Un corso per Manager del Turismo presso il Dipartimento di Scienze dell’Economia dell’Università del Salento: percorsi di studio garanti di una maggiore professionalità.
Di recente, per gli studenti del corso, anche le testimonianze di operatori culturali, come il presidente di una Pro Loco e il caso di Festa della Municeddha.
Valorizzare il patrimonio storico, architettonico, naturalistico e culturale non è, indubbiamente, un’attività da consegnare all’improvvisazione. Una formazione specializzata è indispensabile in uno scenario globale che esige strategie di sviluppo competitive. Senza una formazione adeguata, non si possono predisporre, infatti, metodi, tecniche o tattiche innovative.
Università del Salento, la risposta alle esigenze
I corsi di laurea come quello di Unisalento in Manager del Turismo sono la risposta accademica ai crescenti fabbisogni formativi del comparto turistico. Le nuove figure professionali devono sviluppare un approccio socio-territoriale e competenze appropriate per operare nei settori come ambiente, beni culturali, agricoltura e artigianato fortemente interconnessi con il turismo.
Nell’ambito del corso di laurea in Manager del Turismo vengono predisposte regolarmente collaborazioni in chiave transdisciplinare con imprese e professionisti del settore turistico.
Recentemente nell’ambito della sua materia, il professore Marco Sponziello, docente a contratto presso l’Università del Salento, ha ospitato esperti e operatori culturali che hanno presentato dei casi reali agli studenti del corso di laurea che forma i manager del turismo, ovvero i professionisti di un comparto che rappresenta una voce con una forte incidenza sulla nostra economia.
Festa della Municeddha sale in cattedra
Un primo appuntamento è stato riservato alle Pro Loco. Ad intervenire è stato il presidente della Pro Loco di Surbo, Adelmo Carlà che ha tracciato la storia e raccontato agli studenti il ruolo di queste associazioni, valore aggiunto per i Comuni che possono contare sulle attività di promozione del territorio organizzate regolarmente dalle Pro Loco. Con competenza Adelmo Carlà ha risposto alle domande interessate dei giovani presenti in aula.
A raccontare, invece, cosa possono rappresentare i grandi eventi per un territorio è stata Tiziana Protopapa, responsabile della comunicazione e marketing per Festa della Municeddha, con competenze in sviluppo delle comunità locali.
La ‘Festa’ come evento aggregativo è un momento importante e lo è fortemente nel Salento, in quanto dalla primavera e fino all’autunno, le piazze dei paesi salentini si animano di musica, tradizioni ed enogastronomia. In una sola parola ‘folclore’. E non il folkore rappresentato, quello che i sociologi amano definire ‘fakelore’ (ossia le attività a cui si fa ricorso per trasmettere l’idea di una località) ma il folclore autentico, quello che porta con se la cultura vera di un territorio.
I grandi eventi, un caso di studio
L’equazione ‘sole-mare’ non può essere sicuramente l’unica variabile su cui contare per creare sviluppo sul territorio e, di conseguenza, importantissime si rivelano tutte quelle iniziative capaci di veicolare la cultura fatta di arte, tradizioni e cibo.
In questo percorso, appare significativa l’attività di Pro Loco Cerceto di Cannole che da 35 anni organizza un evento di grande portata ed è riuscita a creare sviluppo sul proprio territorio.
Di Festa della Municeddha, la più grande sagra della chiocciola in Italia, seconda in Europa solo dopo LLeida in Catalogna, è stata dimostrata, in modo scientifico, l’importanza per aver innescato un circolo virtuoso che ha trasformato Cannole da semplice borgo dell’entroterra idruntino, in destinazione turistica. Questi dati sono raccolti in uno studio condotto da Tiziana Protopapa che descrive lo sviluppo territoriale prodotto da Festa della Municeddha.
