Addio alla plastica monouso, anche le spiagge del Salento sorridono

Cannucce, piatti e posate, palette da cocktail, contenitori per alimenti e altro ancora. Da Luglio al bando gli oggetti di plastica monouso che troppo spesso inquinano l’ambiente, specialmente le nostre amate spiagge salentine

L’ambiente naturale ringrazia di cuore, la nostra terra, quella del Salento con le sue bellissime e variegate rive costiere, ancora di più. Da Luglio entra in vigore l’attesa direttiva europea Sup (Single Use Plastic), già emanata nel 2019 dalla Commissione Ue e approvata lo scorso Maggio dal governo italiano, con una legge che mette al bando, salvo per il breve periodo di esaurimento scorte, la vendita dei prodotti di plastica monouso.

Cannucce, piatti e posate, palette da cocktail, contenitori per alimenti, tutti gli oggetti che troppo spesso non vengono gettati correttamente negli appositi contenitori e vanno ad inquinare gravemente le nostre amate spiagge saranno vietate.

Solo alcuni esclusi dalla lista rimangono ancora nell’utilizzo quotidiano, seppur con una sostanziale riduzione: tra queste le bottiglie e bottigliette per acqua e bibite, i contenitori di detersivi e detergenti e le scatolette per cibo.

Prevista solo una riduzione anche per l’utilizzo dei bicchieri di plastica, non completamente banditi.

Nell’elenco degli altri oggetti vietati rientrano inoltre i bastoncini dei cotton fioc, bastoncini dei palloncini, salviette, tamponi e contenitori per alimenti e bevande in polistirolo e tutti quelli che rientrano nella categoria della cosiddetta plastica oxodegradabile.

Plastica bio e carta plastificata: il contenzioso Italia-Ue

Esiste un punto della direttiva non del tutto chiaro, quello riguardante cioè l’abolizione anche della plastica biodegradabile, a decomposizione più rapida da materie prime naturali come ad esempio il mais, e anche della carta plastificata, con un contenuto di polimero inferiore al 10%. Di quest’ultima la nostra nazione ne è una grossa produttrice, ma dato che non si sa ancora quale sarà il suo destino, è stata posta la domanda.

“La direttiva SUP non fa distinzione nel suo bando fra oggetti in plastica tradizionale (quella prodotta dal petrolio e non biodegradabile) e oggetti in plastiche bio, prodotte da materie prime naturali come il mais, biodegradabili nell’ambiente e compostabili” spiegano dal governo italiano.

Dopo un colloquio fra il vicepresidente della Commissione, Frans Timmermans, e il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, è stato dato ascolto alla richiesta italiana e per questo motivo la commissione si è impegnata a rivedere le linee guida della direttiva per dare risposta.

Giornata di azione europea per la raccolta dei coperchi di plastica

Il 5 Luglio di ogni anno, infine, ricorre la European action day collecting palstic lids, giornata di azione europea per la raccolta dei coperchi di plastica, di bottiglie, contenitori e oggetti di uso quotidiano, dedicata alla sensibilizzazione sul tema dell’inquinamento prodotto.

Dal 2015 l’Unione Europea si è impegnata a progettare un piano d’azione per favorire l’economia circolare e poter risparmiare così al pianeta, migliaia e migliaia di tonnellate di rifiuti che inquinano, costantemente, l’ambiente e la natura, i mari e tutto l’ecosistema che ci circonda.

L’obbiettivo è quello di raggiungere entro il 2030, i risultati programmati nell’accordo di Parigi sulla questione ambientale e sulla riduzione delle emissioni per la salvaguardia del cambiamento climatico, a partire dalla consapevolezza personale del cambiamento e del rinnovo delle nostre abitudini.

“Quella umana è l’unica specie al mondo ad aver inquinato la Terra, ed è l’unica al mondo che può ripulirla.”

Dannis Weaver