Capodanno con il botto, ma senza botti. Lecce sceglie di festeggiare senza fuochi d’artificio

A Lecce si festeggerà l’arrivo del nuovo anno senza fuochi d’artificio. Lo ha ricordato l’Assessore al Welfare e alla Tutela degli animali, Andrea Guido

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Festeggiare Capodanno con i fuochi d’artificio è da sempre una tradizione, ma sono sempre più i Comuni che scelgono di trascorrere la notte più lunga dell’anno in tranquillità, “con il botto, ma senza botti”. Gioco di parole a parte, molte città, grandi e piccole, hanno deciso di vietare petardi e i fuochi d’artificio: inquinano l’ambiente (tante le sostanze nocive che restano nell’aria dopo lo scoppio) e sono pericolosi per le persone, come dimostra la ‘conta’ dei feriti. Senza dimenticare che il rumore che provocano ‘diverte’ per qualche minuto, ma spaventa a morte gli amici a quattro zampe.

Quest’abitudine è vissuta come un vero e proprio incubo dagli animali domestici che ‘terrorizzati’ scappano di casa, ma quelli ‘servatici’ possono rimanere traumatizzati dai festeggiamenti del 31 dicembre. Insomma, i grandi centri urbani come i piccoli borghi preferiscono ‘autorizzare’ fontane, bacchette scintillanti e girandole luminose. Tutto ciò che non può far male.

Anche a Lecce è proibito usare i botti. Lo ha ricordato ai cittadini l’Assessore al Welfare e alla Tutela degli animali, Andrea Guido, rispolverando il contenuto dell’articolo 8 del regolamento di Polizia Urbana che vieta di utilizzare e lanciare petardi, botti, fuochi d’artificio e pirotecnici di qualsiasi tipologia sul territorio comunale. L’invito è quello di sempre: la sicurezza per tutti e prima di tutto.

«Il Regolamento di Polizia Urbana del Comune di Lecce – ha fatto sapere Guido – prevede già dal lontano 1964 che nessuno può, senza speciale autorizzazione, accendere polveri o liquidi infiammabili, o fuochi artificiali in qualsiasi modo in luoghi sia pubblici sia privati non adibiti allo scopo. La norma è stata ripresa ovviamente anche dal nuovo Regolamento di Polizia (art.8) con il quale si definiscono sanzioni fino a 300,00 € per i contravventori. Questo è il motivo per cui non ha mai promosso alcuna ordinanza per vietare l’esplosione dei botti di Capodanno. La norma a Lecce esiste da 50 anni, ed esistono anche le sanzioni!».

C’è bisogno della “collaborazione” di tutti. E a tutti si rivolge Giudo per contrastare un’usanza che, come detto, tocca temi diversi: la sicurezza dei cittadini, il benessere degli animali e il rispetto della salute e dell’ambiente. I fuochi d’artificio, infatti, sono azionati da polvere pirica nera (polvere da sparo). Per ogni 270 grammi di polvere nera usata, 132 grammi di biossido di carbonio vengono immessi nell’ambiente, soprattutto nell’aria, sotto forma di micropolveri sottili. Il resto si trasforma in solfuro di potassio ed azoto, sempre sotto forma di micropolveri sottili ed ultrasottili. Ecco, quindi, quanto costa anche in termini d’inquinamento il Capodanno.

“Rivolgo il mio appello – ha concluso Guido – a tutti i cittadini affinché rinuncino ai botti di fine anno e prendano ogni precauzione per proteggere gli animali e l’ambiente. I fuochi d’artificio hanno sempre ricadute dannose per la salute, non solo per gli animali che muoiono per la forte paura, ma anche per l’uomo”.

Buone feste a tutti, dunque, in sicurezza e senza inutili e pericolosi comportamenti che dobbiamo sempre più lasciarci alle spalle.



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