Nel corso della visita istituzionale in Puglia il Generale di Corpo d’Armata Antonio Pietro Marzo, Comandante delle Unità Forestali, Ambientali e Agroalimentari dei Carabinieri, nella giornata di ieri si è recato presso il Comando Provinciale di Lecce.
L’alto ufficiale, durante l’incontro con i militari leccesi, ha elogiato l’impegno dei Carabinieri Forestali per i risultati dell’attività operativa conseguiti nel primo semestre dell’anno.
La tutela del territorio e del paesaggio, la salvaguardia dell’ambiente e del patrimonio agroforestale, le azioni di contrasto al dissesto idrogeologico, la conservazione della biodiversità e delle aree protette, le attività di prevenzione e contrasto del reato di incendio boschivo e l’azione di controllo sulle misure di contenimento del batterio xylella fastidiosa, i rifiuti e la sicurezza agroalimentare, sono stati i principali settori di intervento degli oltre 39.000 controlli svolti nelle sei provincie della regione, come illustrato dal comandante regionale dell’arma forestale, Generale di Brigata Antonio Mostacchi, nel briefing operativo.
I risultati conseguiti nel Salento
Anche nel 2021, nella provincia di Lecce, vi è stato un incremento dell’attività di prevenzione e contrasto degli illeciti forestali ambientali con oltre 5.480 controlli, 79 reati perseguiti e 133 illeciti amministrativi accertati per un importo sanzionato pari a 156.484,84 euro.
La tutela del territorio e della flora, oltre a discariche rifiuti ed inquinamenti cui fanno seguito fauna e aree protette, sono i settori di maggiore incidenza dei controlli, mentre discariche e tutela del territorio sono gli ambiti in cui si registra il maggior numero di illeciti penali ed amministrativi. Segno positivo anche per il settore della sicurezza agroalimentare, che ha registrato una crescita del numero degli illeciti amministrativi accertati.
Sul punto il Generale Marzo, ha evidenziato “Di come si tratti di risultati significativi raggiunti dai Carabinieri Forestali in settori di intervento particolarmente complessi e delicati, cui si aggiunge il controllo sul rispetto delle norme sul vincolo idrogeologico e paesaggistico, sulla tutela del patrimonio forestale in relazione alle utilizzazioni boschive ed all’attività di prevenzione e contrasto del reato di incendio boschivo, che a più di quattro anni dallo scioglimento del Corpo Forestale dello Stato nell’Arma dei Carabinieri, confermano il trend positivo del processo di integrazione in seno all’istituzione”.
