Sfonda il cancello e spara contro l’abitazione di una coppia di Casalabate, condannato a 2 anni e 4 mesi

Il 31enne, che aveva minacciato una coppia di Casalabate, è stato condannato al termine del processo con rito abbreviato. Dovrà anche risarcire i danni

Si conclude con la condanna a 2 anni e 4 mesi e 12 mila euro di multa, il processo con rito abbreviato (che consente lo sconto di pena di un terzo), per l’uomo accusato di avere minacciato una coppia di Casalabate, sparando anche quattro colpi di arma da fuoco contro la loro abitazione e danneggiando il cancello con l’auto. La sentenza è stata emessa dal gup Marcello Rizzo, per i reati di porto abusivo di arma comune da sparo, minaccia grave ed esplosioni pericolose.

Bajram Bajrusi, 31enne nato in Croazia, ma domiciliato a Casalabate è stato assolto, “perché il fatto non sussiste” dal reato di tentate lesioni personali. Il giudice ha, inoltre, disposto il risarcimento del danno in separata sede ed una provvisionale di 10mila euro ciascuno, in favore della coppia. I due si erano costituiti parte civile con gli avvocati Tommaso Stefanizzo ed Azzurra Ciccarese. Bajram Bajrusiè difeso dall’avvocato Raffaele Benfatto e potrà presentare ricorso in Appello.

I fatti

I fatti risalgono al 27 ottobre del 2020, quando una coppia di Casalabate ha chiamato i carabinieri. Nella telefonata ha raccontato che qualcuno aveva esploso dei colpi di arma da fuoco contro la loro abitazione e aveva abbattuto il cancello d’entrata con un’auto. Quando sono giunti sul posto, i carabinieri di Squinzano hanno trovato, a pochi metri di distanza, una Fiat 500 utilizzata per danneggiare il cancello.

Il 31enne, come ricostruito nel corso delle indagini, si era presentato ore prima nell’abitazione della coppia pretendendo che la casa fosse lasciata a lui. Davanti ad un secco rifiuto, aveva cominciato a minacciarli, dicendo: “ve ne dovete andare da questa casa…avete capito….dovete sparire perché qua comando io“.. Non solo, poiché è tornato poco dopo, per esplodere dei colpi di fucili contro il cancello e la cassetta dell’Enel. Nessuno, fortunatamente è rimasto ferito.

Bajrusi alcuni giorni dopo venne arrestato e condotto in carcere sulla scorta di un’ordinanza di misura cautelare richiesta dal pm Simona Rizzo. Al termine dell’interrogatorio di garanzia, in cui ha fornito la propria versione dei fatti, il gip Sergio Tosi gli ha concesso gli arresti domiciliari con braccialetto elettronico, dove si trova tuttora.



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