Non avrebbe più dovuto avvicinarsi ai luoghi frequentati dalla ex moglie, ma noncurante della misura cautelare personale ha continuato a molestarla e minacciarla, più volte. Così, gli agenti della squadra mobile della Questura di Lecce sono tornati a far visita ad un leccese, classe 1984, stringendo tra le mani un altro provvedimento, questa volta più ‘severo’. All’uomo, infatti, è stata consegnata una misura restrittiva della custodia cautelare in carcere emessa dal GIP del tribunale di Lecce. Accusato di atti persecutori aggravati e violazione degli obblighi di assistenza familiare, per il 37enne si sono aperte le porte di Borgo San Nicola.
Telefonate, messaggi e minacce di morte
Il 30 settembre all’uomo era stata consegnata un’ordinanza applicativa della misura cautelare personale del divieto di avvicinamento ai luoghi abitualmente frequentati della persona offesa, ma nonostante il provvedimento – come detto – ha continuato a molestare e minacciare la ex moglie come ricostruito dagli investigatori della Squadra Mobile. In pratica, nonostante il provvedimento limitativo cui era sottoposto, il 37enne ha continuato a telefonare e a mandare messaggi alla ex moglie, arrivando persino a sottrarle il cellulare, in totale violazione e spregio degli obblighi connessi alla misura cautelare cui era sottoposto.
Comportamenti che hanno causato alla ex compagna un stato di ansia e di paura. La donna – che aveva cominciato a temere per la sua incolumità e per quella dei suoi genitori – era stata costretta a modificare le proprie abitudini di vita, al fine di evitare l’uomo che più volte l’aveva minacciata di morte.
Rintracciato nella tarda mattinata di ieri, il 37enne è stato accompagnato presso la Casa Circondariale di Lecce, dove si trova a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
