40enne in coma dopo un’infezione, diagnosticata in ritardo? Dodici medici indagati

Il sostituto procuratore Paola Guglielmi sta indagando sul caso di una 40enne di Monteroni, finita in coma, dopo avere scoperto di avere una grave infezione alle vie urinarie ed ai reni.

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Saranno gli accertamenti medici disposti dalla Procura, a far luce sulle gavi condizioni di salute in cui versa una giovane mamma.
Il sostituto procuratore Paola Guglielmi sta indagando sul caso di una 40enne di Monteroni, finita in coma, dopo aver scoperto di avere una grave infezione alle vie urinarie ed ai reni. Come atto dovuto in vista della consulenza tecnica del 22 giugno, affidata al medico legale Roberto Vaglio e a due specialisti, sono stati iscritti nel registro degli indagati, i nominativi di 12 medici dell’ospedale “Vito Fazzi” di Lecce. Rispondono dell’ipotesi di reato di lesioni personali gravissime.

Le indagini hanno preso il via dalla querela presentata dall’avvocato Viola Messa, per conto della famiglia, con cui viene ricostruita la dolorosa vicenda.
La giovane mamma, nel mese di febbraio, è in preda a febbre alta e dolori addominali.
A quel punto, accompagnata dal marito, si reca presso il pronto soccorso dell’ospedale Vito Fazzi.
Dopo vari accertamenti, i medici le prescrivono una terapia farmacologica. La signora viene dimessa dall’ospedale. Le sue condizioni di salute, però, non migliorano e viene nuovamente portata al pronto soccorso.
Dopo una lunga attesa, viene visitata da una dottoressa e dopo l’ecografia scopre di aver contratto un grave infezione alle vie urinarie ed ai reni. A quel punto è sottoposta ad un intervento chirurgico d’urgenza che sembra essere andato a buon fine. Ma pochi giorni dopo, la paziente ha un arresto cardiaco, al seguito del quale rimedia danni irreversibili al cervello.
Attualmente si trova ricoverata in una struttura privata per arginare almeno il rischio di contrarre il Coronavirus.