Sfregiò il nuovo compagno della ex moglie, colpendolo a pugni e calci. “Rivale in amore” sotto processo

Risponde delle accuse di deformazione dell’aspetto di una persona mediante lesioni permanenti al volto, stalking, calunnia

È accusato di avere sfregiato il nuovo compagno della ex moglie, provocandogli lesioni permanenti al volto. Un 46enne di Cutrofiano sarà giudicato, con il rito abbreviato, per il grave episodio. Il processo, previsto nella mattinata di oggi, è stato rinviato e verrà celebrato il 12 luglio dinanzi al gup Cinzia Vergine. In una scorsa udienza, la vittima del pestaggio si è costituita parte civile con l’avvocato Michelangelo Gorgoni.
L’imputato è invece assistito dall’avvocato Donato Sabetta. Risponde delle accuse di deformazione dell’aspetto di una persona mediante lesioni permanenti al volto, stalking, calunnia. I fatti contestati dal pm Giorgia Villa si sarebbero verificati a Cutrofiano, tra marzo del 2019 e maggio del 2020.

L’inchiesta

Secondo l’accusa, il 46enne, accecato dalla gelosia, avrebbe perseguitato la ex moglie dopo la fine della relazione, attraverso telefonate moleste e minacce. Inoltre, si sarebbe appostato sotto casa e perfino nei pressi di un lido balneare, minacciando di morte sia lei che il nuovo compagno, in stato di ubriachezza. E avrebbe picchiato il “rivale in amore” in due circostanze. In particolare nel mese di maggio del 2020, lo avrebbe aggredito nei pressi della villa comunale di Cutrofiano. Dopo averlo trascinato fuori dal furgone e scaraventato a terra, l’avrebbe colpito con pugni e calci, provocandogli un trauma cranio-facciale, con prognosi di 65 giorni.

L’uomo a causa delle gravi ferite riportate, fu sottoposto a due interventi chirurgici e si porta dietro tuttora i segni delle cicatrici e accusa problemi di masticazione.

Il 46enne avrebbe a sua volta denunciato di essere stato picchiato dal rivale, assieme ai parenti della ex moglie, mentre si trovava nell’abitazione della donna. In realtà, nel corso di una telefonata, avrebbe ammesso di essersi procurato le lesioni per avere colpito a pugni un muro. Ed è scattata nei suoi confronti anche l’accusa di calunnia.