L’uomo di Gallipoli, coinvolto nel luglio scorso in un alterco con un concittadino e condotto in ospedale con una ferita all’addome causata da un colpo di pistola, è stato arrestato. C. C., 48enne, dopo aver lasciato il nosocomio, è stato raggiunto da un’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari (col braccialetto elettronico), notificata dai carabinieri di Gallipoli.
L’indagato risponde di stalking, porto abusivo d’arma, lesioni e tentate lesioni, ai danni di N. S. P., 27enne gallipolino, che quel giorno aprì il fuoco contro di lui. Quest’ultimo, venne a sua volta arrestato per tentato omicidio aggravato dai futili motivi, ma poi venne rimesso in libertà. Il 27enne, come dichiarato nel corso dell’interrogatorio, assistito dagli avvocati Stefano Palma e Pompeo Demitri, avrebbe agito per legittima difesa.
Le sue dichiarazioni, trovarono riscontro nella visione dei filmati delle telecamere di sorveglianza, dall’ascolto di alcuni testimoni e dai referti medici prodotti dal 27enne.
Invece, il 48ennne, nel corso dell’interrogatorio di garanzia, in seguito al suo arresto, davanti al gip Angelo Zizzari, difeso dagli avvocati Raffaele Benfatto e Speranza Faenza, ha ammesso di aver avuto un alterco nel bar con il 27ennr, ma ha negato categoricamente tutte le accuse.
Ora la difesa potrà chiedere al tribunale del Riesame la revoca della misura cautelare.
I fatti risalgono al 28 giugno, quando C.C., intorno alle 14.30, avrebbe avuto una discussione con N.S.P. in un bar. E dopo avergli sferrato un pugno al volto, l’avrebbe trascinato all’esterno del locale, dove avrebbe continuato ad aggredirlo. Non solo, poiché avrebbe cercato di colpirlo con un tubo. Il 27enne, esperto in arti marziali, si sarebbe difeso, ma il 48enne dopo averlo minacciato di morte, si sarebbe presentato nei pressi della sua abitazione A quel punto, N.S.P. dopo aver preso la pistola regolarmente detenuta, avrebbe esploso diversi colpi nel tentativo di farlo allontanare.