​Yara Gambirasio. Il Killer di Brembate ha un volto

Ignoto uno ha finalmente un nome ed un cognome. Sarebbe stato fermato, infatti, il presunto assassino di Yara Gambirasio: il suo dna corrisponderebbe a quello trovato sugli slip della ragazzina uccisa a Brembate Sopra.

Secondo le indiscrezioni circolate nelle ultime ore, l’assassino di Yara Gambirasio avrebbe finalmente un nome ed un cognome. Da tempo, infatti, gli investigatori erano sulle tracce di «ignoto uno», il figlio illegittimo di Giuseppe Guerinoni, l’autista di Gorno morto nel 1999 a 61 anni, ritenuto il responsabile della morte della 13enne. Ma a parte quell’unica certezza racchiusa nel dna rilevato sugli indumenti intimi di Yara, la sensazione a quattro anni di distanza da quell’efferato delitto, era di brancolare nel buio, ancora molto lontani dalla verità. Ed invece, la svolta è arrivata, un po’ a sorpresa.

I carabinieri del Ros avrebbero, infatti, individuato una persona il cui dna corrisponderebbe a quello trovato sugli slip della ragazzina. Si tratterebbe di Massimo Giuseppe Bossetti muratore 44enne incensurato, nato a Clusone (Bergamo). Nei confronti dell’uomo, sposato e con tre figli, è stato emesso già un provvedimento di custodia e in queste ore si troverebbe nella caserma dei carabinieri.

La notizia anticipata dal Corriere, è stata poi confermata anche dal ministro dell’Interno, Angelino Alfano: «Le Forze dell’Ordine, d’intesa con la Magistratura, hanno individuato l’assassino di Yara Gambirasio. Secondo quanto rilevato dal profilo genetico in possesso degli inquirenti, è una persona del luogo, dunque della provincia di Bergamo».

«L’Italia è un Paese dove chi uccide e chi delinque viene arrestato e finisce in galera – ha detto il ministro Alfano – può passare del tempo o può finirci subito. Ma questo è il destino che attende i criminali. Oggi, due successi che dedichiamo ai familiari delle vittime e agli italiani onesti».



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