Abusivismo edilizio con la presunta “compiacenza” di funzionari comunali? Tutti assolti in Appello

Nell’ottobre del 2017, invece, i cinque imputati erano stati condannati dal collegio della prima sezione. I fatti risalgono al 2013 e le indagini presero il via a seguito di una denuncia.

Abusi edilizi grazie anche ad una presunta “compiacenza” di funzionari comunali nel Capo di Leuca? Nei giorni scorsi, la Corte d’Appello di Lecce (presidente Vincenzo Scardia) ha assolto tutti gli imputati, con la formula “perché il fatto non sussiste”.

Nell’ottobre del 2017, i cinque erano stati condannati dal collegio della prima sezione. Nello specifico, erano stati inflitti (disponendo la sospensione della pena “condizionata” alla demolizione delle opere abusive): 6 mesi di arresto e 35mila euro di ammenda a Massimo Grezio; 8 mesi di arresto e 40 mila euro di ammenda per Roberto Grezio, in qualità di proprietari delle residenze estive in località Torre Mozza (Ugento). Entrambi rispondevano del reato di abuso edilizio.

Invece, 2 anni di reclusione per Eugenio Giuseppe Daniele direttore dei lavori e progettista; 1 anno e 4 mesi di reclusione per Leonardo Liviello e Pierluigi Tamburini, entrambi funzionari del Comune di Ugento. Questi tre imputati rispondevano dell’accusa di abuso d’ufficio.

Le accuse, come detto, sono cadute al termine del processo d’Appello. Il collegio difensivo era composto, tra gli altri, dagli avvocati Paola Scarcia, Anna Maria Ciardo ed Antonio Quinto.

I fatti risalgono al 2013 e le indagini presero il via a seguito di una denuncia-querela, presentata in Procura nei confronti dei fratelli Grezio. A quel punto, venne acquisita, presso il Comune di Ugento, tutta la documentazione.