Imprenditore colpito con un cric fuori da una discoteca. Confermata condanna a 15 anni per l’aggressore

La violenta aggressione si consumò il 2 aprile del 2012. La vittima si trovava in compagnia della moglie e di un’altra coppia.

Arriva la conferma della condanna in Appello per l’aggressore dell’imprenditore Andrea Gallone, colpito selvaggiamente con un cric, fuori da una discoteca. I giudici della Corte d’Appello (Presidente Vincenzo Scardia) hanno condannato a 15 anni, come in primo grado, il 35enne di Taurisano Orazio Preite, ritenendolo colpevole di tentato omicidio con l’aggravante dei “futili motivi”.

La Corte ha confermato anche una provvisionale di 50mila per Andrea Gallone, 30mila per la moglie e 10 mila per ciascuno dei figli della vittima, oltre al risarcimento del danno in separata sede. I familiari sono assistiti dagli avvocati Luigi, Alberto e Arcangelo Corvaglia. L’imputato è difeso dagli avvocati Mario Coppola ed Enrico Grosso che potranno presentare ricorso in Cassazione.

La Corte ha confermato la condanna a 4 mesi (pena sospesa) con l’accusa di favoreggiamento per Mirco Rizzello, 32enne di Ugento, difeso dall’avvocato Stefano Prontera.

Le indagini

La violenta aggressione si consumò il 2 aprile del 2012. Andrea Gallone, noto imprenditore, titolare di uno stabilimento balneare degli Alimini, si trovava all’esterno di una discoteca di Maglie con la moglie e un’altra coppia. L’uomo sarebbe intervenuto per placare gli animi di alcuni elementi del gruppo di Preite. A quel punto, sarebbe stato colpito in testa da quest’ultimo, con un cric, prelevato da una Bmw parcheggiata nelle vicinanze.

Gli aggressori si diedero alla fuga, mentre Gallone finì in rianimazione al “Vito Fazzi” di Lecce. Dopo essersi svegliato dal coma, fu sottoposto a un delicato intervento chirurgico, subendo lesioni permanenti.

La violenta aggressione provocò alla vittima uno stato di invalidità con una “riduzione permanente della capacità lavorativa pari al 67%“.

Le indagini, coordinate dal pm Francesca Miglietta, sono state condotte dai carabinieri della compagnia di Maglie ed hanno permesso l’identificazione dei presunti autori del brutale pestaggio.



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