Allarme ‘desertificazione bancaria’, un rischio per inclusione ed economia locale. La Cisl Lecce chiede un Tavolo in Prefettura

Il Segretario Antonio Perrone: ‘Le Banche hanno l’opportunità di dimostrare di essere un interlocutore credibile, promotore di progresso, civiltà e inclusione sociale’.

La progressiva e inarrestabile “desertificazione bancaria” minaccia l’accesso ai servizi finanziari essenziali e l’inclusione sociale, con forti ripercussioni sull’economia locale, in particolare nel Salento. A lanciare l’allarme è Antonio Perrone, Segretario Territoriale della Cisl di Lecce, che esorta gli istituti di credito ad abbandonare i “proclami” e a dimostrare nei fatti il loro ruolo sociale.

Antonio Perrone, Segretario Territoriale della Cisl di Lecce

I numeri di una crisi nazionale e salentina

La crisi della presenza fisica delle banche sul territorio è un fenomeno con dati allarmanti a livello nazionale. Secondo i dati (First Cisl 31/12/2024), ben 3.386 comuni in Italia sono totalmente privi di uno sportello bancario.

La situazione è particolarmente grave in Puglia, che a marzo 2025 registrava 76 comuni senza sportelli. Ancora più critica la situazione nella sola Provincia di Lecce, dove si contano 15 comuni totalmente sprovvisti di servizio bancario e altri 13 con il solo ATM.

“Non comprendiamo i tanti proclami e i tanti annunci di molti istituti di credito che dichiarano di voler essere banche presenti fisicamente sui territori, quando poi di fatto li stanno abbandonando,” dichiara il Segretario Antonio Perrone.

Questo fenomeno, guidato prevalentemente dai grandi player bancari, e solo in parte bilanciato dalle banche di credito cooperativo, sta creando un’evidente esclusione finanziaria, limitando i servizi per intere comunità e impoverendo l’economia locale.

Utili record contro gli “alibi pretestuosi”

Le motivazioni addotte dagli Istituti di Credito – dalla spinta alla digitalizzazione alla riduzione dei costi – appaiono alla CISL come “alibi pretestuosi”. Tali giustificazioni stridono fortemente con gli utili record registrati negli ultimi anni (dati ABI), che testimoniano la grande proficuità dell’attività di intermediazione creditizia.

La Cisl sottolinea come l’innovazione digitale e la moneta elettronica non possano, in un contesto sociale complesso come quello italiano, prescindere dalla necessaria presenza fisica delle banche sui territori. Il servizio bancario è considerato un vero e proprio servizio essenziale per la comunità.

La proposta della Cisl di Lecce: un Tavolo di Coordinamento in Prefettura

Per affrontare e contrastare efficacemente la desertificazione, la Cisl Lecce propone un approccio integrato che si concretizzi in azioni immediate e mirate.

La priorità assoluta per la Provincia di Lecce è l’istituzione urgente di un “Tavolo di Coordinamento”, sotto la regia del Prefetto. Questo tavolo dovrebbe riunire banche di credito cooperativo,, banche locali e banche nazionali, corpi intermedi e, soprattutto, i Sindaci dei comuni privi di presidi bancari.

“È nostro dovere, come attori locali, ricercare soluzioni condivise per garantire i servizi essenziali,” afferma Perrone. “Il tavolo avrà il compito di analizzare la situazione e avviare una sperimentazione concreta.”

Le misure concrete proposte

Presenza concordata: chiedere alle banche di concordare tra loro l’insediamento di almeno uno sportello in ciascun comune carente, superando logiche di mera competizione.

Immobili comunali: i Sindaci potrebbero mettere a disposizione gli immobili di proprietà comunale e sottoscrivere con la banca convenzioni per i servizi finanziari (tesoreria, conti correnti in convenzione, ecc.).

Oltre a queste azioni locali, la Cisl auspica anche strategie di contrasto a livello nazionale, come incentivi fiscali per le banche che mantengono o aprono filiali in aree a rischio e lo sviluppo di reti flessibili (pop-up banking e filiali mobili).

Appello alla responsabilità sociale: dimostrare l’impegno “nei fatti”

In conclusione, l’appello della CISL Lecce si rivolge direttamente alla responsabilità sociale delle banche, che spesso vantano il loro ruolo di supporto alle comunità attraverso i bilanci sociali.

“È giunto il momento di dimostrare tale impegno nei fatti,” chiosa Antonio Perrone. “Le Banche hanno l’opportunità di dimostrare di essere un interlocutore credibile, promotore di progresso, civiltà e inclusione sociale in un contesto storico che non può permettersi l’abbandono dei territori.”



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