Omicidio di un giovane di Lizzanello, freddato a colpi di pistola. Annullata condanna all’ergastolo per tre imputati

Si tratta di un annullamento con rinvio alla Corte d’Assise d’Appello di Taranto per la celebrazione di un nuovo processo.

La Corte di Cassazione annulla tre ergastoli per i presunti responsabili dell’omicidio di Gabriele Manca, scomparso da Lizzanello il 17 marzo 1999 e ritrovato senza vita il 5 aprile, in una zona di campagna.

Si tratta di un annullamento con rinvio alla Corte d’Assise d’Appello di Taranto per la celebrazione di un nuovo processo.

Gli “ermellini” hanno accolto il ricorso della difesa per Omar Marchello, 44enne di Lizzanello (assistito dall’avvocato Fulvio Pedone), Giuseppino Mero, 58enne di Cavallino (avvocato Umberto Leo) e Pierpaolo Marchello, 45 anni di Lizzanello (avvocato Germana Greco), per il reato di omicidio volontario aggravato dai futili motivi e dalla premeditazione.

Successivamente è stata disposta anche la scarcerazione, per decorrenza dei termini di custodia cautelare, per Omar Marchello e Giuseppino Mero.

Nei loro confronti, è stato applicato il solo obbligo di dimora.

In precedenza, la Corte d’Assise di Appello di Lecce aveva inflitto la pena del carcere a vita per i tre imputati. I giudici avevano accolto la richiesta del pubblico ministero della Dda, Carmen Ruggiero che in una scorsa udienza aveva invocato l’ergastolo e che era presente in aula assieme al procuratore generale Antonio Maruccia.

La Corte aveva confermato anche il risarcimento del danno, in favore dei familiari di Gabriele Manca che si erano costituiti parte civile, attraverso l’avvocato Fabrizio D’Errico. Ora si attendono gli esiti del nuovo processo di Appello.

In precedenza, la Cassazione aveva disposto l’annullamento con rinvio (sempre dinanzi ai giudici della Corte d’Assise d’Appello di Taranto) della sentenza di condanna a 30 anni, maturata in Appello, accogliendo il ricorso per Carmine Mazzotta, 49enne di Lecce, presentato dagli avvocati Giancarlo Dei Lazzaretti ed Enrico Grosso.

Le indagini  permisero di accertare che il giovane Gabriele Manca era stato attinto da vari colpi di pistola. E si sono avvalse delle dichiarazioni rese da alcuni testimoni e dai due collaboratori di giustizia, Alessandro Saponaro ed Alessandro Verardi.

Venne a galla un aspro contrasto tra la vittima e Omar Marchello per questioni legate al traffico di stupefacenti nel territorio di Lizzanello. E Omar Marchello avrebbe deciso l’eliminazione fisica di Manca, insieme a Mazzotta, anche lui esponente del gruppo criminale operante su quel territorio. E l’agguato sarebbe stato teso grazie al contributo di Giuseppino Mero che lo aveva condotto nella campagna dove ad attenderlo vi erano i complici.

Carmine Mazzotta, Omar Marchello e Giuseppino Mero vennero raggiunti dall’ordinanza di custodia cautelare in carcere del gip Alcide Maritati, eseguita dai Carabinieri del R.O.S.