
Arriva l’archiviazione per il professore salentino accusato di aver dichiarato il falso per ottenere i permessi lavorativi, previsti dalla legge 104. Il docente, in servizio presso un istituto scolastico di Galatina, nel 2020, dopo aver scoperto di avere un tumore, aveva chiesto di potere usufruire delle agevolazioni. Due anni dopo, le sue condizioni di salute miglioravano, ma paradossalmente iniziavano una serie di altre complicazioni, legate alla validità di quei permessi. Veniva anche aperto un procedimento penale ed il professore veniva iscritto nel registro degli indagati, con l’accusa di falso.
In queste ore, però, il gip Tea Verderosa ha emesso il decreto di archiviazione, accogliendo l’istanza del pm Donatina Buffelli.
L’avvocato Ivan Zeppola, legale del professore, riferisce quanto segue: “Come accertato dall’Autorità Giudiziaria, ad oggi, il caso è stato definitivamente archiviato. Come più volte indicato nei miei scritti difensivi ritengo si sia trattato, fondamentalmente, di un mero errore commesso involontariamente, dal povero professore, nella compilazione dell’istanza che è stata depositata dallo stesso all’Istituto Scolastico ove prestava servizio. La paradossale svista, poi, ha generato una serie di controlli sfociati in un’importante indagine, ampiamente meritevole, ad ogni modo, di grande apprezzamento per la meticolosa attività posta in essere dall’Ufficio Giudiziario. Da tempo, questa difesa confidava in una celere archiviazione del caso proprio perché l’impianto accusatorio risultava essere fortemente carente proprio degli elementi essenziali, necessari e idonei a rinviare a giudizio il mio assistito.”