Terrorizzava una donna offendendola e minacciandola con una bottiglia, in manette 30enne del Ciad

Il giovane risponde anche di danneggiamento e resistenza a Pubblico Ufficiale perché in Questura ha dato in escandescenza, rompendo con la testa un vetro della stanza dove si trovava.

Resistenza a Pubblico Ufficiale, danneggiamento aggravato e minacce aggravate. Sono queste le accuse contestate ad un 30enne della Repubblica del Ciad, arrestato in flagranza di reato dagli agenti della sezione volanti della Questura di Lecce. I guai per il giovane sono cominciati nella tarda serata di ieri, quando gli uomini in divisa sono dovuti intervenire in Corte dei Rodi per verificare la ‘segnalazione’ di una residente. La donna ha raccontato che quel tratto, nel cuore del centro storico del capoluogo barocco, era diventato una sorta di ‘ritrovo’ per  cittadini stranieri, spesso ubriachi, soprattutto dopo il tramonto del sole. E non si trattava di un caso isolato.

Da tempo il comportamento di quelle persone che si radunavano nella piazzetta dopo aver cenato alla mensa per i bisognosi era diventato insostenibile, in alcuni casi, violento. Uno in particolare, in preda ai fumi dell’alcool, litigava spesso con i suoi connazionali e inveiva contro i  passanti e degli abitanti del quartiere. Ultimamente, aveva preso di mira la donna, minacciandola e offendendola ogniqualvolta le passava davanti. Un paio di settimane fa, aveva sommato alle solite parole forti e pesanti anche il gesto di lanciarle una bottiglia di vetro. Un escalation che l’ha costretta a scappare terrorizzata verso casa.

La settimana scorsa, invece, in compagnia di un suo connazionale, l’aveva seguita fino a via Duca degli Abruzzi, minacciandola ancora con una bottiglia. Se avesse davvero intenzione di lanciarla è impossibile dirlo, certo è la poveretta non si è sentita al sicuro e, per mettersi in salvo, si è rifugiata in casa di un’amica.

L’ultimo episodio di una lunga serie è avvenuto ieri, nel tardo pomeriggio. Lo straniero ha preso di mira, di nuovo, la donna. E dopo averla minacciata, l’ha seguita riuscendo a raggiungerla e ad afferrarla. Sono stati veri e propri attimi di paura e solo il provvidenziale intervento di un vicino ha scongiurato il peggio. Ma non è finita.

Il ciadiano non si è fermato, ma ha indirizzato la sua violenza contro il soccorritore. Lo ha inseguito fino a via Gallipoli dove è stato bloccato da una pattuglia della volanti della Polizia che lo ha accompagnato in Questura.

Ancora in preda all’ira, l’uomo ha dato in escandescenza, rompendo con la testa un vetro della stanza dove si trovava. Gesto di autolesionismo che veniva ripreso dalle telecamere del sistema di videosorveglianza interno.

Alla luce dei fatti dichiarati in denuncia dalla vittima e dell’atteggiamento assunto in Questura, I.H. è stato arrestato e, come disposto dal Sostituto Procuratore Massimiliano Carducci,condotto presso la locale Casa Circondariale.