Nel pomeriggio di ieri, la Polizia di Stato è intervenuta a Nardò in Piazza I° maggio per una lite in famiglia. Il padre ha richiesto aiuto al numero unico di emergenza 112 in quanto il figlio lo aveva aggredito con calci e pugni e gli aveva lanciato un coltello, sfiorandolo.
Quando gli agenti del Commissariato sono arrivati sul posto hanno intercettato l’aggressore, un neretino di 48 anni già noto alle forze dell’ordine che si era nascosto dietro l’abitazione dei genitori. Alla vista dei poliziotti, il 48enne è uscito dal nascondiglio con le mani ricoperte di sangue, poiché si era ferito da solo e ha scagliato con forza una pietra di grosse dimensioni addosso ad un agente, colpendolo a una gamba.
Visto che la persona continuava a dimostrarsi poco collaborativa, è nata una colluttazione, che ha causato ferite ai poliziotti, ma il 48enne è riuscito comunque a fuggire facendo perdere le proprie tracce.
Con l’ausilio di una seconda volante, è stato rintracciato nelle zone limitrofe.
Appena si è accorto della presenza della pattuglia, ha ricominciato a scagliare grossi sassi versoi poliziotti, i quali, approfittando di un momento in cui aveva le mani libere, lo hanno raggiunto, immobilizzato e ammanettato.
L’uomo è stato tratto in arresto e il Pubblico Ministero di turno, avvisato dei fatti, ha disposto la traduzione presso il carcere Borgo San Nicola di Lecce.
A conclusione degli atti di rito, i due agenti si sono recati all’ospedale per le lesioni subite.
Naturalmente, i provvedimenti adottati in fase investigativa e /o dibattimentale non implicano alcuna responsabilità dei soggetti sottoposti ad indagini ovvero imputati e che le informazioni sul procedimento penale in corso sono fornite nel rispetto dei diritti della persona indagata e della presunzione di innocenza.
