Litiga con il cugino e lo invita a casa per fare pace, ma al suo arrivo gli spara. In manette 55enne leccese

Uno dei proiettili ha raggiunto il parabrezza dell’auto condotta dalla vittima, sfiorando la tragedia. Disposti gli arresti domiciliari.

Hanno litigato nella prima mattina della giornata di ieri, poi, gli screzi sono proseguiti in Piazza Libertini a Lecce, dove sono anche venuti alle mani. Poi l’invito da parte di uno dei due presso la propria abitazione per chiarirsi, qui però, una volta giunto invece di fare pace ha visto bene di sparargli

Nella giornata di ieri si è consumato il tentato omicidio da parte di un 55enne leccese Silvio Allegro, nei confronti del cugino 42enne, che si è visto raggiungere da un colpo d’arma da fuoco mentre era alla guida della sua auto nei pressi dell’abitazione dell’autore della sparatoria. Entrambi già noti alle forze dell’ordine.

I fatti

Intorno alle ore 13:00 di ieri si è presentato presso gli uffici della Questura, in evidente stato di agitazione il 42enne, che ha denunciato di essere stato attinto da colpi di arma da fuoco, qualche minuto prima, da parte del cugino a seguito di discussioni pregresse legate a rapporti sentimentali con una terza persona, una 44enne di origine brasiliana.

Gli accertamenti successivi, eseguiti da parte degli investigatori della Squadra Mobile, diretta dal Vicequestore Alessandro Albini, hanno permesso di appurare che già nel corso della mattinata, intorno alle 08:30, era intervenuta una Volante per una lite che vedeva coinvolti i due e la donna.

Il diverbio tra Allegro e il parente è proseguito tramite messaggi telefonici, telefonate e un incontro-scontro, all’incirca alle 12.30, nei pressi di un bar in Piazza Libertini, dove sono venuti alle mani.

La discussione è proseguita fino a quando il 55enne ha invitato il cugino presso la sua abitazione per un chiarimento, ma al suo arrivo, Silvio Allegro lo attendeva in strada impugnando un revolver, quindi, ha esploso alcuni colpi di pistola verso di lui. Uno dei proiettili ha colpito il parabrezza, lato guida, andandosi a conficcare nel cruscotto e sfiorando la tragedia.

Preso atto di quanto denunciato, i poliziotti hanno convocato il 55enne nei propri uffici. Questi, presentatosi poco dopo, consapevole della gravità dell’atto commesso, ha rivelato il luogo dove aveva occultato il revolver, marca Renato Gamba Gardone V.T. modello Trident 38 special, con matricola abrasa, perfettamente funzionante e detenuto illegalmente.

Nel corso della perquisizione domiciliare è stata rinvenuta anche una pistola scacciacani modificata al fine di aumentarne la potenzialità offensiva.

Entrambe le armi sono state sequestrate, mentre Allegro è stato arrestato e, su disposizione del Pubblico Ministero, accompagnato presso la propria abitazione in regime di arresti domiciliari.



In questo articolo: