Non rispetta il divieto di avvicinamento, 27enne finisce in Carcere

Per tre persone tra Parabita, Nociglia e Supersano si sono aperte, nelle scorse ore, le porte della casa circondariale di Lecce.

Storie diverse, ma stesso epilogo per tre persone finite, nella giornata di ieri, a Borgo San Nicola. A Parabita, i Carabinieri della stazione locale hanno bussato alla porta dell’abitazione del 27enne C.L. (riportiamo le sue iniziali per tutelare le vittime), stringendo tra le mani un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dall’Ufficio del Gip del Tribunale di Como. Qualche giorno prima, il 20 settembre, il giovane ha violato gli obblighi che gli erano stati imposti. In pratica non ha rispettato il divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla vittima. Una volta concluse le formalità di rito, per il 27enne si sono aperte le porte del Carcere di Lecce.

Nella casa circondariale del capoluogo salentino è finito anche Virgilio Gnoni, 49enne di Nociglia. Anche in questo caso gli uomini in divisa lo hanno tratto in arresto rispettando un ordine di esecuzione per la carcerazione, emesso dalla Procura di Lecce. L’uomo dovrà scontare in Carcere 3 anni e due mesi per istigazione alla corruzione abusiva, occupazione di spazio demaniale, inosservanza di limiti alla proprietà privata e inosservanza norme sulla sicurezza della navigazione. Reati che avrebbe commesso a Salve e Tricase nel 2008.

A Supersano, infine, i Carabinieri della Stazione di Casarano hanno arrestato Antonio Romano, classe 1983. Anche in questo caso, le manette sono scattate in esecuzione di un provvedimento di “revoca di decreto di sospensione di ordine esecuzione per la carcerazione e ripristino dell’ordine medesimo” emesso dall’ ufficio esecuzioni penali della Procura. Il 36enne è accusato di evasione. Reato per il quale è stato condannato alla pena di un anno e quattro mesi di reclusione.

Una volta espletate le formalità di rito, è stato accompagnato presso la casa circondariale di Lecce .



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