“Aiuto, mio figlio sta demolendo casa”. Arrestato 30enne di Lecce trovato a fumare sul terrazzo dopo la crisi

Negli ultimi due anni aveva mostrato più volte la sua incontrollabile violenza, soprattutto dopo il rifiuto della mamma di dargli il denaro per acquistare la droga.

Le accuse più gravi che gli sono state contestate sono quelle di maltrattamenti in famiglia ed estorsione, ma per un 30enne di Lecce, arrestato nella tarda serata di ieri dagli agenti della Sezione Volanti dopo l’ennesima sfuriata che ha letteralmente terrorizzato la mamma ormai stanca dei suoi raptus, è scattata anche una denuncia per detenzione abusiva di armi, armi bianche, materiale esplodente e munizionamento da guerra.

La chiamata al 113 per una lite

Tutto è cominciato con una telefonata al 113, in cui veniva segnalata una violenta lite nella zona 167 del capoluogo salentino. Come sempre, i poliziotti si sono precipitati sul posto per verificare i fatti riferiti nella chiamata, ma non hanno avuto bisogno di tempo visto che ad attenderli hanno trovato una donna, visibilmente agitata. La poveretta ha raccontato che il figlio stava “demolendo casa”. Uno dei suoi tanti “colpi di testa”.

Gli agenti, raggiunto l’appartamento, hanno effettivamente appurato che all’interno regnava il caos. Tutto era a soqquadro: mobili, vetrine rotte e sedie spaccate, ma del “demolitore” nessuna traccia. Le ricerche hanno condotto i poliziotti sul terrazzo del condominio, dove il 30enne si era rifugiato, dopo una crisi a causa dell’ astinenza da sostanze stupefacenti. È stato lui stesso a raccontarlo agli uomini in divisa, mentre fumava un sigaretta.

Una storia di violenza lunga due anni

Non era la prima volta. Secondo quanto denunciato dalla madre l’uomo, negli ultimi due anni, si era reso protagonista di episodi simili. E, a volte, i suoi comportamenti di incontrollabile violenza erano terminati con  minacce suicide. In un occasione era arrivato ad aprire il gas minacciando l’estremo gesto. In un’altra, appena dimesso dall’ospedale dove era stato ricoverato a causa delle suo precario equilibrio psichico, ha scaricato la sua rabbia contro l’auto della madre, mandando in frantumi i fari ed ammaccando in più parti la carrozzeria.

La signora ha raccontato di non aver mai denunciato il figlio per paura di peggiorare la sua già compromessa posizione ma, ieri, al rifiuto di dargli 10 euro per una dose ha distrutto tutto. Più volte aveva dovuto dire  no, ma i rifiuti alle sempre più frequenti richieste di denaro hanno solo scatenato la violenza e l’aggressività nel figlio.

Una situazione diventata insostenibile.  Incapace di sopportare lo stato d’ansia o di condurre una vita tranquilla costretta a nascondere la sue preoccupazioni anche sul posto di lavoro e nelle relazioni interpersonali, la donna ha deciso di dire basta raccontando l’incubo vissuto in questi anni.

Considerata la gravità della situazione e quanto appreso sul posto dalla madre, gli agenti hanno eseguito una perquisizione rinvenendo, nella camera da letto del 30enne, oltre a circa 10 grammi di marijuana, una carabina; una pistola ad aria compressa; 2 petardi; un coltello a serramanico; un bastone in legno di cm. 44 circa; 2 pugnali di circa 30cm; una catana di circa un metro e munizionamento per la pistola e la carabina. Tutto il materiale rinvenuto è stato sottoposto a sequestro.

In virtù di quanto accaduto e denunciato, il giovane è stato tratto in arresto e, su disposizione del P.M. di turno, condotto presso la Casa Circondariale di Lecce.



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