L’ultimo colpo, un furto in un bar in via Salesiani, è costato caro a Matteo Sozzo, 40enne di Lecce e volto già conosciuto alle forze dell’ordine. Non solo perché è stato sorpreso dalla proprietaria, tanto che è stato costretto a fuggire portando via ‘solo’ un sacchetto di una nota marca di cioccolatini, ma perché è stato riconosciuto grazie alla descrizione fornita dalla vittima, rintracciato dai poliziotti della sezione Volanti e accusato di altri episodi simili. Più di un sospetto visto che il suo volto era stato immortalato dalle telecamere di videosorveglianza installate nelle attività commerciali visitate dal 40enne. Insomma, per l’uomo – arrestato per furto aggravato – si sono aperte le porte del Carcere, dove si trova ora a disposizione della competente Autorità Giudiziaria.
Riconosciuto perché sospettato di altri furti
I guai per il 40enne sono cominciati ieri mattina, quando i poliziotti si sono precipitati in via Salesiani dove era stato segnalato un furto in un bar. Una volta sul posto, gli agenti hanno ascoltato la proprietaria e il suo racconto di quanto accaduto è stato prezioso per chiudere il cerchio. Grazie alle sue informazioni gli uomini in divisa hanno capito che il sospettato, colto di sorpresa nel bar, si era allontanato piedi verso via Dei Palumbo con un sacchetto di carta, inseguito dal marito della titolare che lo ha perso di vista poco dopo.
Non solo, per agire al riparo da sguardi indiscreti, il malvivente aveva posizionato un cassonetto dei rifiuti davanti all’ingresso secondario del locale. Dettaglio che deve aver fatto scattare qualcosa negli agenti, visto che le attenzioni si sono subito concentrate sul 40enne, persona nota e sospettato di altri fatti analoghi compiuti negli ultimi mesi e tutti nelle vicinanze. Insomma, gli elementi raccolti sono stati sufficienti a supporre che l’autore del furto fosse Sozzo, come confermato dalle registrazioni delle telecamere di videosorveglianza di alcune attività commerciali “visitate” dal sospetto, oltre a quella del bar in questione.
Attesa la presenza di forti indizi in capo al sospettato e conoscendone la residenza, è stata eseguita una perquisizione nella sua abitazione dove è stato rinvenuto il sacchetto di carta con la griffe, riconosciuto dalla proprietaria del bar. Considerate tutte le prove raccolte, all’uomo sono stati attribuiti altri due furti avvenuti il 27 gennaio ed il 4 febbraio, nello stesso quartiere.
