Assalto notturno al bancomat di Frigole, esplosione in Piazza Bertacchi

Gli investigatori stanno analizzando i filmati delle telecamere di sorveglianza della zona e stanno lavorando sui reperti rinvenuti nell’auto bruciata.

Una notte di paura e un ingente danno economico per la comunità di Frigole, marina di Lecce, a causa di un colpo messo a segno ai danni di un bancomat. L’episodio di cronaca è avvenuto intorno alle 3:30 del mattino in Piazza Bertacchi, dove una banda di malviventi ha fatto esplodere il dispositivo di prelievo automatico per impossessarsi del denaro contante.

I criminali hanno utilizzato la cosiddetta “tecnica della marmotta“, un metodo che prevede l’inserimento di un ordigno esplosivo (spesso una miscela gassosa o un composto solido) all’interno della fessura del bancomat, facendolo poi detonare per aprire la cassaforte e prelevare i contanti. I danni alla struttura che ospitava il bancomat sono ancora in fase di quantificazione.

Il piano dei malviventi, studiato nei minimi dettagli, prevedeva anche una via di fuga blindata. Poco dopo l’esplosione, nelle campagne limitrofe è stata infatti rinvenuta una Fiat Giulia bianca completamente bruciata. Le prime verifiche hanno accertato che l’auto era stata rubata nei giorni scorsi nel comune di Molfetta (BA).

All’interno dell’abitacolo sono stati scoperti elementi che confermano la preparazione e la spregiudicatezza del gruppo: oltre ad alcuni vestiti, sono stati trovati circa 50 chiodi a tre punte, noti anche come “ricci” o “triboli”, pronti per essere lanciati sull’asfalto per forare gli pneumatici e bloccare l’eventuale arrivo immediato delle forze dell’ordine.

Sul luogo dell’assalto è intervenuta la Volante della Questura di Lecce, supportata poco dopo dalla Polizia Scientifica per i rilievi tecnici necessari a ricostruire l’esatta dinamica del colpo e cercare impronte o tracce utili.

Le indagini sono ora affidate alla Squadra Mobile di Lecce. Gli investigatori stanno analizzando i filmati delle telecamere di sorveglianza della zona e stanno lavorando sui reperti rinvenuti nell’auto bruciata, cercando di risalire all’identità dei componenti della banda che ha messo a segno l’attacco. L’episodio si inserisce in una serie di assalti a bancomat che periodicamente, anzi sempre più spesso, colpiscono il territorio salentino e pugliese.



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