
Arriva la conferma della condanna, al termine del processo di Appello bis, per Gabriele Abaterusso. Ricordiamo, infatti, che nel novembre del 2019, la Cassazione aveva annullato nuovamente con rinvio, la condanna della Corte di Appello, nei suoi confronti.
E nella giornata di oggi, i giudici della Corte, in nuova composizione (Presidente Ettore Nesti), hanno inflitto la pena di 2 anni e l’interdizione dai pubblici uffici sempre per 2 anni, nei confronti del 39enne, attualmente sindaco di Patù.
Gabriele Abaterusso, era stato condannato a 2 anni con sospensione condizionale della pena, già in primo grado, in concorso con Redouanne Marsali, 52 anni, di origini marocchine, per il reato di bancarotta, in relazione ad un ramo di azienda ceduto nel novembre del 2005, per un valore di 28mila euro, ad una società amministrata dal padre Ernesto.
È stata invece confermata l’assoluzione “per non aver commesso il fatto”, riguardo la “distrazione” di alcuni beni, quali: un’Audi A4, una slitta automontata ed una smerigliatrice.
I difensori Giancarlo Zompì e Michele Laforgia hanno chiesto l’assoluzione dell’imputato ed in subordine l’estinzione del reato per intervenuta prescrizione. Una volta delaooitate le motivazioni della sentenza ( entro il termine di 60 giorni), la difesa presenterà un nuovo ricorso in Cassazione. Invece, il sostituto procuratore generale Salvatore Cosentino ha chiesto la conferma della condanna ed in subordine la prescrizione del reato.
L’accusa
Gabriele Abaterusso, all’epoca dei fatti, era l’amministratore unico della “Vereto”, nonché proprietario dell’85% delle quote insieme a Redouanne Marsali. Quest’ultimo avrebbe permesso al giovane imprenditore del Sud Salento, di “distrarre i beni” del Calzaturificio Vereto”. Secondo l’accusa rappresentata dal pubblico ministero Emilio Arnesano, avrebbe così evitato di finire “in pasto” ai creditori, una volta arrivata la sentenza di fallimento del Tribunale.
Ricordiamo che il 16 novembre del 2018, il Prefetto aveva congelato la carica di Sindaco applicando la “Legge Severino” poi, Gabriele Abaterusso è ritornato in carica nel maggio del 2019, grazie ad un ricorso presentato in via cautelare.