Notte di festa e di follia, il nuovo anno comincia con la conta dei feriti

Archiviati i festeggiamenti nella notte San Silvestro, è tempo della conta dei danni e dei feriti provocati dai botti di Capodanno.

Il “rumore” dei festeggiamenti si è (quasi) spento, ma della notte più attesa dell’anno restano gli strascichi. Puntuale è la conta dei danni e dei feriti. Fortunatamente non sembra più un bollettino di guerra, ma sono ancora tante le persone che cominciano il Capodanno in Ospedale.

Il primo incidente, è avvenuto a Napoli, qualche minuto prima dello scoccare della mezzanotte: per l’esplosione di un petardo un giovane ha perso due dita della mano e ha riportato ferite alle gambe, alcune anche molto profonde. Il secondo (solo in ordine di tempo) si è consumato a Cesate, nel milanese. Protagonista un ragazzo che ha i ‘segni’ dei botti su tutto il corpo, viso compreso.

Gravi anche le condizioni di una 37enne colpita in pieno petto da un razzo esploso al termine del countdown. Ora si trova ricoverata, in prognosi riservata, all’ospedale Rummo di Benevento dove è stata sottoposta a un intervento chirurgico. È in pericolo di vita.

L’elenco continua e riguarda soprattutto il capoluogo partenopeo che registrando il bilancio più amaro conferma la sua tradizione di città con il maggior numero di feriti. La conta a Napoli si ferma 37, ma nessuno per arma da fuoco.

Insomma, nonostante i divieti imposti e i regolamenti che vietano l’uso di botti, molti non hanno voluto rinunciare a festeggiare l’arrivo del nuovo anno con petardi e razzi, esplosi fino a tarda notte.

E nel Salento?

Tutto sommato la notte in provincia di Lecce sembra essere trascorsa in maniera tranquilla. Solo in un caso i festeggiamenti si sono conclusi al Pronto Soccorso dell’Ospedale “Vito Fazzi” di Lecce. È accaduto a Leverano, 20 minuti dopo la mezzanotte, quando un 42enne per ‘salutare’ il 2019 ha esploso un petardo che gli ha causato alcune lesioni all’occhio sinistro.

Immediatamente soccorso, è stato accompagnato da un’ambulanza al nosocomio salentino, dove poi è stato ricoverato per ricevere tutte le cure del caso.

A proposito di 118, quasi cento sono state le chiamate giunte alla centrale operativa dalle 21.00 di San Silvestro sino alle 7.00 del giorno di Capodanno. 15 per segnalare casi in cui c’era stato un eccessivo uso di alcool. Il resto? Ordinaria amministrazione, come si suol dire.

Il pericolo non è passato del tutto: il consiglio, adesso, è quello di fare attenzione ai botti rimasti inesplosi per strada.



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