Trovata senza vita in casa con un cavo attorno al collo, il “mistero” di Botrugno potrebbe essere un suicidio

Il corpo senza vita di una 59enne è stato ritrovato nella sua abitazione a Botrugno. Disposti ulteriori approfondimenti per fare chiarezza sull’accaduto.

Il silenzio inspiegabile, la preoccupazione dei parenti che non avevano più sue notizie, la richiesta di aiuto e la scoperta, drammatica, che è diventata quasi un giallo. È mistero, a Botrugno, sulla morte di una 59enne, trovata senza vita nella sua abitazione alla periferia del comune salentino. Una volta superata la porta, i soccorritori hanno trovato la donna con un cavo della corrente elettrica attorno al collo, ma era troppo tardi. Per lei, morta per asfissia, non c’era più nulla da fare.

Suicidio, questo suggerisce la scena. La casa in ordine, nessun segno di colluttazione, la mancanza di “forzature” su porte e finestre e il fatto che non sia stato portato via nulla hanno spinto gli uomini in divisa a credere che la 59enne abbia deciso di togliersi la vita. Non ci sono elementi per credere che il decesso della donna possa essere stato provocato da qualcuno, ma per fugare ogni dubbio ed escludere con certezza anche le altre piste, compresa quella dell’omicidio, il magistrato Donatina Buffelli ha disposto ulteriori accertamenti, tra cui l’autopsia che sarà eseguita, probabilmente nelle prossime ore, dal medico legale Alberto Tortorella.

La salma della vittima, un’operaia, è stata trasferita presso la camera mortuaria del Vito Fazzi di Lecce, a disposizione dell’autorità giudiziaria.

I carabinieri che indagano hanno sequestrato il cavo elettrico, una tipologia di filo non compatibile del tutto con la dinamica di un suicidio e che ha destato qualche sospetto negli inquirenti. Stanno anche ascoltando familiari, amici e conoscenti della donna per cercare di ricostruire l’accaduto.



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