Crac del calzaturificio Vereto. Cassazione annulla la condanna per Gabriele Abaterusso

La Suprema Corte ha annullato per la terza volta, ma in questo caso senza rinvio, la condanna per il sindaco di Patù, scaturita al termine del processo di Appello bis

Arriva l’assoluzione per il sindaco di Patù, Gabriele Abaterusso, al termine della lunga vicenda giudiziaria sul crac del calzaturificio Vereto.

La Corte di Cassazione ha annullato per la terza volta, ma in questo caso senza rinvio, la condanna scaturita al termine del processo di Appello bis. In quell’occasione i giudici gli avevano inflitto 2 anni di reclusione con sospensione della pena (come in primo grado) per il reato di bancarotta. La vicenda giudiziaria faceva riferimento ad un ramo di azienda ceduto nel novembre del 2005, per un valore di 28mila euro, ad una società amministrata dal padre Ernesto.

Il sindaco di Patù venne anche sospeso dalla carica in applicazione della legge Severino.

Gabriele Abaterusso ha comunicato la sua assoluzione tramite un post nel quale dichiara: “Grazie agli avvocati Michele Laforgia e Giancarlo Zompì per il prezioso e costante lavoro”

Ed il 41enne di Patù ha aggiunto, rivolgendo il pensiero al padre Ernesto scomparso pochi giorni fa, dopo una lunga malattia : “Un forte abbraccio a papà che ha sempre combattuto come un leone per il raggiungimento di questo risultato”.