Un Natale di forti disagi si profila per i cittadini e i lavoratori del Salento a causa di una serie di chiusure di uffici postali disposte da Poste Italiane in contemporanea. Tra novembre 2025 e aprile 2026, ben 14 chiusure temporanee, di cui 11 legate al progetto di ristrutturazione “Polis” finanziato dal Pnrr, creeranno notevoli problemi a 18 centri abitati della provincia di Lecce.
Le chiusure sono principalmente ascrivibili a due fattori che si sommano:
– Progetto “Polis”: ristrutturazioni e ammodernamento degli uffici nei piccoli centri.
– Eventi criminosi: chiusure e limitazioni dovute a furti e assalti ai Postamat.
La concomitanza di questi interventi ha portato alla chiusura totale di 11 uffici postali nel periodo festivo e pre-natalizio, ai quali si aggiungono altre 3 chiusure preesistenti, coinvolgendo in totale 20 uffici postali nella nuova organizzazione. Solo in pochi casi è stata prevista l’installazione di un ufficio mobile o container (Surbo e Leverano).
Impatto sui cittadini: comunità in difficoltà
Le conseguenze più pesanti ricadono sui cittadini, costretti a fare i conti con servizi essenziali ridotti o delocalizzati.
Necessità di spostamento: gli utenti degli uffici chiusi (ad eccezione di dove c’è un container) dovranno spostarsi in altri comuni per utilizzare i servizi postali e prelevare dagli sportelli ATM.
Per esempio: gli abitanti di Acquarica del Capo dovranno recarsi a Presicce per i servizi postali per quasi cinque mesi (fino al 7 aprile).
Aumento dei tempi di attesa: le comunità che riceveranno il carico di lavoro degli uffici chiusi dovranno fronteggiare rallentamenti e lunghe attese, finora sconosciute, a causa del sovraccarico operativo.
Danno agli anziani: l’impatto è particolarmente grave per la popolazione anziana. Questa fascia demografica, spesso la più incline a utilizzare gli sportelli per ragioni di sicurezza (evitare scippi e furti legati al contante), si trova ora in oggettiva difficoltà a spostarsi tra comuni diversi.
Periodo critico: le chiusure avvengono in un periodo già critico come quello pre-natalizio e di fine anno, caratterizzato dal pagamento di mensilità e tredicesime ai pensionati, scadenze varie e invio di pacchi postali, con un prevedibile “assalto” agli sportelli funzionanti.
Conseguenze per i lavoratori: stress e precarietà
La nuova organizzazione del lavoro ha anche forti ripercussioni negative sul personale di Poste Italiane.
Aumento del carico di lavoro: i lavoratori saranno sottoposti a un evidente e pesante carico di lavoro aggiuntivo negli uffici che accoglieranno l’utenza degli uffici chiusi.
Stress e pressioni: lo stress lavorativo costante, sommato alle crescenti pressioni commerciali aziendali, rischia di peggiorare il benessere del personale.
Problemi logistici: si creano conseguenze di carattere logistico e di trasporto che rendono precaria la condizione lavorativa dei dipendenti interessati, costretti alla mobilità sul territorio e a una maggiore flessibilità operativa.
Appello dei Sindacati e richiesta di intervento
Le sigle confederali Cgil Lecce, Slc Cgil Lecce e Spi Cgil Lecce esprimono un forte dissenso sulla programmazione dei lavori, definendola “calata piramidalmente” e non in linea con le esigenze locali, specialmente in un periodo così sensibile.
Le organizzazioni sindacali chiedono con forza:
– L’apertura di un tavolo prefettizio con il Prefetto di Lecce per discutere la situazione.
– Un appello ai Sindaci affinché pretendano l’installazione di uffici postali mobili nei comuni interessati dalle chiusure per sopperire al disagio.
I 14 uffici postali interamente coinvolti dalle chiusure temporanee
La Cgil ha elencato in dettaglio gli uffici postali che subiranno la chiusura totale, attraversando o sfiorando il periodo natalizio e protraendosi, in diversi casi, fino alla primavera del 2026.
Nel solco del completamento del progetto Polis, sono previste le seguenti chiusure e i relativi uffici che prenderanno in carico l’attività:
L’ufficio di Acquarica del Capo sarà chiuso dal 20 novembre al 7 aprile, con appoggio su Presicce.
Castro chiuderà dal 5 novembre al 7 aprile, e l’attività sarà gestita da Vignacastrisi.
Galatina 1 rimarrà chiuso fino al 10 dicembre, con riferimento a Galatina centro.
A Leverano la chiusura durerà fino al 29 dicembre a causa di un evento criminoso, e verrà attivato un container.
L’ufficio di Melendugno sarà chiuso dal 17 novembre al 7 gennaio, con appoggio su Calimera.
Sanarica chiuderà dal 26 novembre al 13 aprile, con riferimento su Minervino.
Spongano subirà la chiusura dal 4 novembre al 15 dicembre, con attività trasferita a Diso.
Squinzano chiuderà dal 9 dicembre al 28 gennaio, con appoggio su Campi Salentina.
L’ufficio di Surbo chiuderà dal 29 ottobre all’11 dicembre, ma verrà attivato un container nella stessa Surbo in piazza Aldo Moro.
Trepuzzi rimarrà chiuso dal 24 novembre al 13 gennaio, con riferimento su Novoli.
Infine, Vernole chiuderà dal 25 novembre al 13 aprile, con attività gestita da Castrì di Lecce.
A queste si aggiungono, aggravando il quadro dei disagi, le chiusure di:
Villa Convento, chiusa fino al 14 novembre per evento criminoso.
Tiggiano, chiuso fino al 17 novembre, con appoggio su Alessano.
Sogliano, la cui chiusura si protrarrà fino al 26 novembre, con riferimento su Cutrofiano.
