Droga e armi sono un perfetto binomio, quasi da manuale per lo spacciatore provetto. Ad essere finito nei guai è stato un ragazzo di appena 20 anni, ad Ugento, che dovrà rispondere dei reati di detenzione abusiva di armi e munizioni e coltivazione di sostanza stupefacente per fini di spaccio.
Ad arrestare in flagranza di reato il giovane sono stati gli uomini della sezione operativa della Compagnia dei Carabinieri di Casarano, coadiuvati da una gazzella della sezione radiomobile. Insieme a loro poi, anche il pastore tedesco “Eni”, un cane appartenente al Nucleo Cinofili dei Carabinieri di Modugno.
I fatti
C. A. P. (queste le sue iniziali), si trovava nei pressi di una abitazione di suo uso nella tarda serata di ieri, quando gli uomini in divisa hanno sottoposto il giovane a controllo.
Sarà stato il fiuto del cane a mettere i militari in allerta, ma in effetti qualcosa di strano c’era. Dopo i primi controlli di rito, i Carabinieri sono passati alla perquisizione e hanno trovato il motivo dei loro sospetti. Il ragazzo aveva 3 dosi di cocaina con sé, per un totale di 1 grammo di sostanza stupefacente.
Le scoperte, però, non si fermano qui. La successiva ricerca presso la casa del ragazzo, ha portato i Carabinieri dritti nel covo del colpevole. Nella sua camera da letto, infatti, il 20enne deteneva una pistola semiautomatica, con la matricola abrasa e con il caricatore contenente 6 proiettili. Oltre a questi, poi, altri tre proiettili sono stati rinvenuti in una busta. Infine, sempre nella camera da letto, gli uomini in divisa hanno trovato un metal-detector.
Ad aggravare la situazione del ragazzo è stata la visita in terrazza, dove i militari insieme al loro pastore tedesco hanno trovato due piante di marijuana alte 50 cm. Insieme alle piante, il giovane aveva anche una lampada ed un ventilatore per la coltivazione della sostanza stupefacente.
Tutto il materiale trovato è stato sequestrato e debitamente custodito in attesa del deposito presso l’ufficio corpi di reato del Tribunale di Lecce. Il giovane arrestato, espletate le formalità di rito, è stato tradotto presso la casa circondariale di Lecce.
