Intascò 50mila euro, senza consegnare le cambiali? Collaboratore di un notaio sotto processo per peculato

Non solo, poiché il presentatore di titoli avrebbe contraffatto sei copie di atti di protesto relativi ad altrettanti titoli cambiari.

Si sarebbe appropriato delle cambiali, intascando le somme ricevute dai debitori.

Il collaboratore di un notaio, in qualità di presentatore di titoli è finito sul banco degli imputati con l’accusa di peculato.

Il processo è in corso dinanzi ai giudici della seconda sezione collegiale.

S.B., 66 anni di Cavallino risponde della accuse di peculato e falso ideologico e materiale.

Inizialmente era stato rinviato a giudizio per appropriazione indebita, ma il giudice monocratico Stefano Sernia, in una precedente udienza, ha ritenuto di dove riqualificare l’accusa in peculato, poiché il reato sarebbe stato commesso dall’imputato in qualità di pubblico ufficiale. Il processo è così approdato dinanzi ai giudici collegiali e la discussione èprevista per il mese di giugno. In questa sede, S.B. difeso dall’avvocato Benedetto Scippa, potrà dimostrare l’estraneità alle accuse.

Invece, il notaio si è già costituito parte civile con l’avvocato Massimo Bellini. Stesso discorso per un debitore assistito dall’avvocato Massimo Gabrieli Tommasi.

Le accuse

I fatti risalirebbero al mese di gennaio del 2017. Secondo l’accusa rappresentata dal pm Maria Rosaria Micucci,  S.B. Si sarebbe appropriato di un centinaio di titoli, omettendo di consegnarli ad un notaio dell’hinterland di Lecce ed intascando la somma complessiva di 50mila euro, ricevuta da una quarantina di debitori. Il presentatore di titoli, inoltre, avrebbe contraffatto sei copie di atti di protesto relativi ad altrettanti titoli cambiari, inserendoli nel repertorio speciale dei protesti anche duplicandone l’inserimento. Non solo, poiché secondo l’accusa, S.B. avrebbe anche contraffatto sette elenchi di quietanze delle banche.