Avvicina una bambina entrata nel suo negozio e la palpeggia, ai domiciliari commerciante

Il titolare di un negozio di generi alimentari è finito ai domiciliari con l’accusa di aver palpeggiato una bambina di 10 anni entrata per fare la spesa.

«Violenza sessuale aggravata». È questa la pesante accusa contestata ad un 71enne di Trepuzzi, finito ai domiciliari con il ‘sospetto’ di aver molestato una bambina di neanche 10 anni, entrata nel suo negozio di generi alimentari. A firmare l’ordinanza di custodia cautelare è il Gip Giulia Proto.

Secondo il giudice, vi sono, anzitutto, i gravi indizi di colpevolezza. E poi, le esigenze di cautela, anche perché ” Mentre …ha avuto il coraggio di raccontare quanto le era accaduto, altre bambine potrebbero subire la stessa sorte ed evitare di portare a conoscenza l’accaduto per timore, vergona, paura“.

Drammatico il racconto di quella giornata del 2 luglio che le indagini, condotte dai carabinieri della locale stazione, guidati dal luogotenente  Giovanni Papadia e coordinate dal sostituto procuratore Maria Rosaria Micucci, hanno tentato di ricostruire.

Secondo l’accusa, tutto è cominciato quando la bambina è entrata, intorno alle 8, nel negozio dell’uomo, F.F.P. le sue iniziali, per comprare delle salviettine, per conto della madre. Qui, si sarebbe consumata la violenza. La piccola sarebbe stata avvicinata con la scusa di “sistemare meglio il vestitino” e condotta in uno sgabuzzino, dove lontano da occhi indiscreti, l’uomo l’avrebbe palpeggiata nelle parti intime, invitandola a toccarsi di notte il seno.

Subito dopo, il commerciante trepuzzino avrebbe regalato alla bambina delle gomme da masticare, dandole un bacio sulla guancia ed invitandola a non raccontare nulla alla madre. Una volta tornata a casa, invece, la vittima si sarebbe confidata con il genitore. Anche il papà veniva informato dell’accaduto e si recava in negozio, dove preso dall’ira sferrava due schiaffi al commerciante. Sul posto, si dirigeva anche la nonna della bimba, appena notiziata dei fatti.

Le indagini

A quel punto sono scattate i primi accertamenti, condotti – come detto – dai Carabinieri della stazione di Trepuzzi che, nelle scorse ore, hanno bussato alla porta dell’abitazione dell’uomo, stringendo tra le mani l’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari, firmata dal Gip su richiesta del pubblico ministero.

Durante le indagini, la bambina è stata ascoltata alla presenza di una psicologa. Nella relazione, veniva sottolineato ” l’atteggiamento collaborativo della stessa, in grado di ricordare e raccontare adeguatamente i fatti“.
È stata sentita dagli inquirenti anche una testimone che avrebbe ascoltato i commenti del commerciante sui vestiti “succinti” della bimba.

Anche l’indagato è stato ascoltato in fase d’indagine, negando l’accaduto e sostenendo di essersi limitato a vendere le salviettine ed a regalare alla bimba delle caramelle (versione dei fatti ritenuta contraddittoria).

Ad ogni modo, F.F.P., assistito dall’avvocato Antonio Savoia, comparirà nelle prossime dinanzi al gip per l’interrogatorio di garanzia.



In questo articolo: