Arriva la condanna anche in Appello, ma con uno sconto di pena, il processo a carico di un 68enne accusato di avere abusato di due minorenni in un maneggio.
Nelle scorse ore, la Corte di Appello ha inflitto 14 anni di reclusione, dopo i 18 anni incassati in primo grado, nel luglio dello scorso anno, davanti ai giudici della prima sezione collegiale (presidente Annalisa De Benedictis). La riduzione di pena è stata disposta perché è stata applicata la circostanza aggravante prevista per le vittime minori di 14 anni, invece di quella più grave, prevista per le vittime sotto i 10 anni.
Confermato il risarcimento del danno in separata sede ed il pagamento di una provvisionale di 200mila euro per i genitori delle due vittime, parte civile con gli avvocati Vito Epifani, Pasquale Morleo ed Annamaria Ciardo.
Confermata anche l’interdizione perpetua dai pubblici uffici e dai luoghi frequentati da minori. L’imputato risponde del reato di violenza sessuale aggravata. È difeso dall’avvocato Francesca Conte e potrà presentare ricorso in Cassazione, dopo le motivazioni della sentenza, previste entro i prossimi 90 giorni.
Le indagini condotte dal pm Luigi Mastroniani hanno preso il via dalla denuncia dei genitori delle vittime. I fatti contestati dalla Procura si sono verificati tra il 2018 ed il 2021. Il gestore di un maneggio era accusato di avere abusato di una bambina di 9 anni e un’allieva 13enne, all’epoca dei fatti.
I presunti abusi ai danni della 13enne si sarebbero verificati in un paese a Nord di Lecce, nel mese di maggio del 2021. Durante una lezione di equitazione, il 68enne avrebbe palpeggiato la ragazza. Non solo, le avrebbe afferrato il polso per farle toccare le parti intime del cavallo, con la scusa di creare un rapporto empatico.
Il gestore del maneggio è accusato di violenza sessuale anche su una bambina di 9 anni all’epoca dei fatti, avvenuti tra il 2018 ed il 2020. L’uomo l’avrebbe adescata regalandole oggetti di bigiotteria, soldi e cioccolato. E avrebbe abusato della piccola nell’auto, in casa, nonché nella roulotte del maneggio. E l’avrebbe minacciata per non farle rivelare nulla ai genitori.
E le due vittime vennero sentite nel corso dell’incidente probatorio, presso la Procura per i minorenni, confermando le accuse. Le loro testimonianze furono ritenute attendibili dai consulenti tecnici e permisero di cristallizzare la prova in vista di un eventuale processo.
L’uomo venne arrestato con ordinanza del gip Alessandra Sermarini. Il 68enne durante l’interrogatorio di garanzia negò gli addebiti.
