In stato di ubriachezza, sfasciò l’ambulanza e aggredì gli operatori sanitari. Condanna per un 37enne

Il giudice, al termine del processo di primo grado, ha inflitto 1 anno e 4 mesi di reclusione (pena sospesa) all’imputato.

Sentenza di condanna per 37enne lucano, in vacanza nel Salento, accusato di avere distrutto, in stato di ubriachezza, le attrezzature mediche di un’ambulanza e di avere aggredito gli operatori sanitari. L’uomo, tra le l’altre cose, con una professione nel mondo della sanità, era stato trasportato sul mezzo, a seguito di uno svenimento, all’uscita di una discoteca di Gallipoli, nell’estate di sette anni fa.

Il giudice Michele Guarini, al termine del processo di primo grado, ha inflitto 1 anno e 4 mesi di reclusione (pena sospesa) all’imputato. Rispondeva delle accuse di lesioni personali e danneggiamento.

I due operatori, vittime di aggressione e l’associazione di volontariato Lifeguard di Nardò, si erano costituiti parte civile.

I fatti

 L’episodio “Incriminato” risale all’alba dell’8 luglio del 2018, all’esterno di una nota discoteca di Gallipoli.

Il giovane lucano, dopo essere uscito dal locale, ebbe uno svenimento. E venne soccorso dal personale dell’ambulanza, che si trovava nei pressi della discoteca. Una volta svegliatosi, il giovane avrebbe dato in escandescenza, colpendo due soccorritori che finirono in ospedale (con prognosi tra i 7 ed i 10 giorni) e sfasciando, tra le altre cose, il cardiodefibrillatore ed una barella autocaricante.

Dopo l’intervento dei carabinieri di Gallipoli, per l’uomo scattò la denuncia.

Durante il dibattimento, l’imputato ha sostenuto di aver danneggiato gli strumenti in modo involontario e di essere stato a sua volta aggredito. Il processo si è concluso con la condanna del 37enne. La difesa potrà ricorrere in Appello.