Coronavirus: 1.511 casi positivi in Puglia, 104 in provincia di Lecce. Il bollettino

Se in Puglia il numero dei contagi resta “stabile” frena il dato sui ricoveri. Oggi sono 1693 le persone positive al Covid19 curate in Ospedale, più 3 rispetto a ieri.

La mappa della Puglia contenuta nel bollettino epidemiologico della Regione è quasi tutta colorata di rosso scuro, non solo nelle province di Bari, Foggia e Barletta-Andria e Trani più colpite dalla seconda ondata di Coronavirus. Anche in provincia di Lecce sono tanti i Comuni che contano più di 51 casi o da 21 a 50. Segno che la diffusione del Covid19 non conosce confini anche se ci sono zone dove ‘corre’ ancora veloce.

Dopo il record segnato nella giornata nera di ieri sia nel numero di contagi – 1.567 su poco meno di 10mila tamponi – che in quello dei decessi – 52 – nell’ultimo aggiornamento del report scritto sulla base delle informazioni del Direttore del Dipartimento di promozione della Salute, Vito Montinaro la fotografia non cambia. Su 9.988 test per l’infezione da Covid-19 sono stati registrati 1.511 casi positivi: 553 in provincia di Bari, 156 in provincia di Brindisi, 195 nella provincia BAT, 308 in provincia di Foggia, 104 in provincia di Lecce, 184 in provincia di Taranto, 8 residenti fuori regione, 3 casi di residenza non nota.

Sono stati registrati 30 decessi: 7 in provincia di Bari, 1 in provincia di Brindisi, 2 in provincia Bat, 8 in provincia di Foggia, 5 in provincia di Lecce, 7 in provincia di Taranto.

Dall’inizio dell’emergenza sono stati effettuati 742.930 test. 12.192 sono i pazienti guariti. 34.071 sono i casi attualmente positivi di cui 1693 ricoverati in Ospedale. Più 3 rispetto a ieri.

Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 47.565, così suddivisi:

  • 18.386 nella Provincia di Bari
  • 5.414 nella Provincia di Bat
  • 3.379 nella Provincia di Brindisi
  • 11.051 nella Provincia di Foggia
  • 3.617 nella Provincia di Lecce
  • 5.385 nella Provincia di Taranto
  • 324 attribuiti a residenti fuori regione
  • 9 provincia di residenza non nota. 

I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l’acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.



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