Coronavirus, positiva la commessa di un supermercato di Carpignano. Caos sull’ufficialità dei contagi

Sembra certa la positività al Coronavirus di una commessa del supermercato di Carpignano Salentino. Il condizionale polemico è del Sindaco amareggiato per la mancanza di comunicazioni ufficiali.

Le voci hanno cominciato a rincorrersi da quando il bollettino epidemiologico della regione Puglia aveva colorato di bianco il territorio di Carpignano salentino, per indicare che nel Comune sono presenti da uno a cinque casi di Covid19. Ma nessuna notizia ufficiale che confermasse la positività al test di un concittadino era stata comunicata al Sindaco, Mario Bruno Caputo.

«Non conosciamo quanti siano i contagiati e soprattutto non sappiamo chi essi siano» aveva scritto sulla pagina ufficiale, precisando che gli unici dati a disposizione erano quelli delle persone in quarantena tra chi era in isolamento e gli operatori sanitari in casa in attesa di conoscere i risultati dei tamponi a cui erano sottoposti. In ogni caso, non sarebbero mai stati divulgati i dati personali per evitare il clima di caccia alle streghe verso chi, non solo ha avuto la sfortuna di ammalarsi, ma deve anche proteggersi dalla gogna dei social media.

Da notizie assolutamente informali, per cercare anche di fare luce sulla mappa, il primo cittadino aveva pensato ad alcuni anziani, formalmente ancora residenti a Carpignano salentino, ma di fatto ospiti della casa di cura di Soleto, dove è scoppiato un piccolo focolaio.

Poche ore dopo, forse anche per ‘calmare’ le voci sempre più insistenti, il primo cittadino ha dovuto scrivere un altro post per chiarire i dubbi che alcuni cittadini avevano sollevato su un supermercato nella zona artigianale rimasto “inspiegabilmente” chiuso. Pare che la decisione di tenere le serrande abbassate sia stata presa dai dipendenti che, riuniti in assemblea spontanea, hanno chiesto al proprietario di mettersi in quarantena dopo la ‘scoperta’ che una commessa – residente in un paese vicino – era risultata positiva al Coronavirus.

Anche in questo caso, per ore non si è avuta nessuna comunicazione ufficiale, se non per via informale. C’erano solo le voci che circolavano in paese e la ‘parola’ della lavoratrice che aveva informato le sue colleghe. Anche la proprietà a cui il Comune aveva chiesto lumi sulle chiacchiere di un possibile contagio aveva risposto – “dopo formali e reiterate sollecitazioni” si legge nel post – che erano in corso accertamenti e che, fino a quel momento, non vi erano notizie certe di positività.

Alla fine la conferma è arrivata sempre per bocca della commessa.

«Per scrupolo e dovere, non avendo alcun potere in materia, ricevuto conferma del potenziale caso di contagio, abbiamo poi provveduto immediatamente ad informare il competente servizio provinciale dell’Asl, nonché la Prefettura di Lecce, sole autorità preposte ad adottare i protocolli operativi in materia, affinché verificassero le voci che ci erano pervenute e assumessero ogni opportuno provvedimento. Nessuna notizia poteva essere diffusa perché la notizia della positività della stessa non era certa e la legge impedisce a tutte le Autorità di diffondere notizie sanitarie protette» continua.

«Non potendo assumere provvedimenti comunali in materia e in attesa delle decisioni delle Autorità competenti, ci saremmo aspettati dalla proprietà la decisione di buonsenso di chiudere immediatamente il supermercato, come accaduto in altri comuni per altre attività commerciali.
Allo stato, però, neppure l’ASL e la Prefettura, pure prontamente allertate, hanno provveduto a comunicarci alcuna notizia ufficiale né sulla positività né sui provvedimenti che intendono assumere. Non sappiamo se, quando e in quali condizioni, il supermercato riaprirà» conclude il primo cittadino nel post di ieri sera alle 19.41.

Alla fine, il supermercato è rimasto chiuso fino a non si sa quando. Sollecitata dal primo cittadino la Prefettura ha  autorizzato i cittadini, vista la situazione di necessità, a recarsi nei paesi vicini per raggiungere il supermercato, nonostante le disposizioni del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri che prevede il divieto di uscire fuori dal territorio comunale. Questo per la sola giornata di oggi 28 marzo.



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