Coronavirus, 110 casi in provincia di Lecce. In Puglia i positivi sono 1.332

Su 1.332 casi in Puglia 110 sono in provincia di Lecce secondo il bollettino epidemiologico della Regione. 20.099 sono i casi attualmente positivi.

Anche se il record di contagi contenuto nel bollettino epidemiologico di ieri – 1.245 positivi, su 8.825 tamponi – deve contare, come ha spiegato il professor Pierluigi Lopalco, assessore regionale alla Salute, il recupero di informazioni da parte del laboratorio del Policlinico di Bari, riferite a prelievi analizzati negli ultimi cinque giorni – è il numero dei ricoveri che deve spingere a non abbassare la guardia. I pugliesi positivi al Covid19 che hanno avuto bisogno di cure in Ospedale, ieri, erano 1.160. 131 in terapia intensiva su 263. Significa che, al momento, il 50% dei posti è occupato. Non bisogna abbassare la guardia, quindi come dimostrano i dati contenuti nel report di oggi, scritto sulla base delle informazioni del Direttore del Dipartimento promozione della Salute Vito Montinaro.

Su 7.913 test per l’infezione da Covid-19 sono stati registrati 1.332 casi positivi: 677 in provincia di Bari, 84 in provincia di Brindisi, 106 nella provincia BAT, 189 in provincia di Foggia, 110 in provincia di Lecce, 153 in provincia di Taranto, 12 residenti fuori regione, 1 caso di provincia di residenza non nota.

Sono stati registrati 27 decessi: 11 in provincia di Bari, 2 in provincia BAT, 8 in provincia di Foggia, 5 in provincia di Lecce, 1 in provincia di Taranto.

Dall’inizio dell’emergenza sono stati effettuati 622.094 test. 8.013 sono i pazienti guariti. 20.099 sono i casi attualmente positivi. 1.273 ricoverati di cui lo 0,7% in terapia intensiva.

Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 29.008 così suddivisi:

  • 11.638 nella Provincia di Bari
  • 3.107 nella Provincia di Bat
  • 2.068 nella Provincia di Brindisi
  • 6.895 nella Provincia di Foggia
  • 2.122 nella Provincia di Lecce
  • 2.963 nella Provincia di Taranto
  • 214 attribuiti a residenti fuori regione
  • 1 provincia di residenza non nota.

I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l’acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.



In questo articolo: