Coronavirus in Puglia: 1.436 casi positivi, 52 decessi e 95 ricoverati in 24 ore

Sono tornati a salire in Puglia i decessi, 52 secondo il Bollettino epidemiologico della Regione e i ricoveri, 1788 contro i 1693 di ieri.

Il numero dei ricoveri in Puglia era calato negli ultimi tre giorni, come dimostrano i dati contenuti nel bollettino che, quotidianamente, fotografa l’andamento dell’epidemia nella Regione. Nel report di ieri, scritto sulla base delle informazioni del Direttore del Dipartimento Promozione della Salute Vito Montinaro si sono fermati a 1.693, +3 rispetto al giorno prima, quando la conta si era fermata a 1690, come martedì e lunedì. Oggi le persone che hanno avuto bisogno di cure in Ospedale sono tornate a salire: 1.788 (+ 95).

Stabili, invece, i contagi. Ieri i casi di coronavirus scoperti sono stati 1.511 su poco meno di 10mila tamponi (9.988 per la precisione) concentrati ancora nelle province di Bari e Foggia che sembrano essere più colpite dalla seconda ondata. Oggi, su 9.612 test per l’infezione da Covid-19 sono stati registrati 1.436 casi positivi: 619 in provincia di Bari, 117 in provincia di Brindisi, 200 nella provincia BAT, 163 in provincia di Foggia, 111 in provincia di Lecce, 220 in provincia di Taranto, 9 residenti fuori regione. 3 casi di residenza non nota sono stati riclassificati e riattribuiti.

Sono stati registrati 52 decessi: 15 in provincia di Bari, 5 in provincia Bat, 31 in provincia di Foggia, 1 in provincia di Taranto.

Dall’inizio dell’emergenza sono stati effettuati 752.542 test. 12.668 sono i pazienti guariti. 34.979 sono i casi attualmente positivi, di cui come detto 1788 ricoverati in Ospedale. Lo 0,6% in terapia intensiva.

Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 49.001, così suddivisi:

  • 19.005 nella Provincia di Bari
  • 5.614 nella Provincia di Bat
  • 3.496 nella Provincia di Brindisi
  • 11.214 nella Provincia di Foggia
  • 3.728 nella Provincia di Lecce
  • 5.605 nella Provincia di Taranto333 attribuiti a residenti fuori regione
  • 6 provincia di residenza non nota.

I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l’acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.



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