Coronavirus, primo caso a Collepasso. Il sindaco: ‘smettetela con la caccia al contagiato’

Primo caso di coronavirus a Collepasso: un cittadino, in isolamento fiduciario insieme alla famiglia, è risultato positivo al covid19. Il sindaco invita tutti a restare a casa e ad evitare la “caccia al contagiato”.

Sono ancora i sindaci ad informare i cittadini dei casi di coronavirus in città. Ieri sera era toccato ad Alezio, dove è risultato positivo un operatore sanitario già in isolamento come si legge nel post del primo cittadino Andrea Barone che ha voluto ringraziare chi, con coraggio e impegno lotta in prima linea contro la diffusione del virus. E le loro famiglie a cui ha manifestato la sua vicinanza, prima di invitare tutti a restare a casa.

E a Racale, dove l’ex Sindaco Donato Metallo ha confermato la presenza di un contagiato, ma ha voluto stroncare sul nascere la corsa per scoprire la sua identità. «Non chiedete chi è, non ha senso. Comprendo la paura ma le autorità hanno già fatto quello che c’era da fare e lo stanno continuando a fare per mettere tutti in sicurezza. A noi spetta solo rispettare il dolore e le regole che vengono imposte» si legge. Oggi, tocca al Sindaco di Collepasso, Paolo Menozzi.

Primo caso a Collepasso

«Cari concittadini – scrive il sindaco – mi hanno comunicato una brutta notizia. Un nostro concittadino che era in isolamento fiduciario insieme alla famiglia già da diversi giorni, sottoposto ad analisi, è risultato positivo al Tampone covid19. Voglio comunicarvelo direttamente anche se ufficialmente ancora non segnalato. Ho contattato personalmente la famiglia stanno tutti bene e stanno eseguendo rigidamente il protocollo ormai, purtroppo, tristemente noto in tutto il mondo».

«Ho espresso la nostra solidarietà e vicinanza a nome di tutta la Comunità di Collepasso, mi sto mettendo in contatto con la ASL di Lecce e la Prefettura. Per quanto di mia competenza assicurerò una attenta vigilanza sulla questione e rinnovo cari cittadini ve lo chiedo veramente da padre di famiglia con forza di non uscire di casa per nessuna ragione siamo cittadini responsabili. Chiudiamoci in casa».

Inevitabile, anche in questo caso, la ‘caccia al contagiato’ tanto che il primo cittadino ha dovuto scrivere un altro post per zittire le voci.

«Invito tutti a smetterla. Chi risulta positivo al Covid-19 non ha colpe e il nome e cognome è riservato e coperto da privacy. Comprendo la paura ma abbiate fiducia nelle autorità. Stiamo già operando tutto ciò che necessita. Restiamo uniti e insieme ce la faremo».



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