Tornano in Italia e scoprono di essere positivi al Covid19, contagiata una famiglia di Nardò

Una famiglia – marito, moglie e bambino – è risultata positiva al Covid19 appena rientrata dall’Estero. Ad informare dei tre nuovi casi è stato il Sindaco Pippi Mellone.

Tornano in Italia e scoprono di essere positivi al Covid19 probabilmente perché sono stati sottoposti al tampone una volta rientrati dall’estero. Anche i tre nuovi casi scoperti a Nardò non sono stati scritti, nero su bianco, nel bollettino epidemiologico della Regione Puglia che non sempre ‘aggiorna’ la conta dei contagi in tempo reale. Come accaduto anche per Uggiano la Chiesa, finiranno negli aggiornamenti dei prossimi giorni.

A informare la comunità è stato il Sindaco Pippi Mellone in un post pubblicato sulla sua pagina facebook. «Tre nostri concittadini rientrati domenica – si legge – sono risultati positivi al Covid-19 dopo il tampone effettuato nella giornata di ieri. Si tratta di un intero nucleo familiare: marito, moglie e bimbo. Da domenica sono in quarantena presso la loro abitazione e non hanno avuto contatti con nessuno. Li ho sentiti telefonicamente. Stanno bene e ho espresso loro tutta la nostra vicinanza e solidarietà».

«Non c’è da abbassare la guardia, evidentemente» ha concluso il primo cittadino, richiamando tutti al senso di responsabilità e alla massima attenzione.

Questo dimostra quanto può essere importante auto segnalarsi dopo aver varcato i confini dell’Italia, soprattutto alla luce delle notizie che giungono dal mondo. Dal 3 giugno sono arrivate in Puglia 10mila persone, o tante sono quelle che hanno compilato il modulo sul sito istituzionale. Un aiuto importante per chi cerca di ‘proteggere’ la Regione dai nuovi focolai.

«È inutile prendersi in giro, il virus sebbene in modo debole circola ancora in Italia, in modo più consistente in alcuni paesi d’Europa e del Mondo, quindi bisogna fare massima attenzione nel controllare tutti coloro che arrivano in Itali» ha dichiarato il direttore del dipartimento di Promozione della Salute Vito Montinaro al termine della firma del protocollo di intesa con la Prefettura che affida alle forze dell’ordine il compito di fare indagini epidemiologiche.

 

 



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